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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

Metalmeccanico o architetto in un turbine di dolci e trasferte

Tragicomica cronaca dal 24 a oggi: Vigilia: Trasferta n°1 a Taranto, dove sono riuniti i Nonni in blue jens, zia Matta, fata Madrina, Pico de Paperis e Amelia, zio Ingegnere e Zia Ingegnera, Zia Architetto e la renna Rundolf. questa è la mia famiglia....). C'è l'atmosfera Natalizia di un iceberg, i musi lunghi si sprecano. Il nano ha dato spettacolo fino agli spaghetti con le cozze, poi è andato da suo padre, ha detto "mamma" e si è addormentato.A metà serata una zia crolla sul piatto dei dolci e va a dormire. L'altra, purtroppo malata, era a letto già da un pezzo. Alle 23.30 il Tu mi guarda con uno sguardo da tossico, e crolla sul letto vicino al Nano. Alle 23.45 fata madrina dice "è quasi mezzanotte, prepariamo lo spumante!" e io: " senti, forse è meglio un caffè..." un minimo storico. Apriamo i regali: il nano riceve da fata madrina due mega pacchi di costruzioni, da Pico e Amelia una...cava di pietra di plastica con macchinine, argano ecc

Sorrisi sdentati

Antivigilia di Natale. Da bambina era sinonimo di un viaggio massacrante e divertente per arrivare in Calabria Saudita dai nonni. Oggi sono sola, in ambulatorio, con il mio cane ai miei piedi, e una CD di carole natalizie versione jazz (!). Mille cose da fare, e un nano bellissimo e moccoloso che mi aspetta a casa. Spirito natalizio, in realtà poco, troppi casini tra mamme e suocere e parenti vari. Troppi pacchetti da incartare, e impegni pseudomondani da onorare. Troppi "auguri" detti perchè si devono dire... troppo cibo, troppe cose superflue e inutili. Però...per fortuna c'è sempre un però..(S.Bersani). Però c'è Davi, e il suo sorriso sdentato. E il Tu, che mi bacia sul naso. E tutti i blog-amici: quelli che scrivono, quelli che leggono e basta. Carpina con la sua pancia abitata, Flavia che mi incita a non mollare mai, Wonderland che mi fa schiattare dalle risate, Bemz che passerà il Natale più meraviglioso della sua vita... come vorrei nominarvi tutti, che mi sost

Nonna-scontro

Attualmente ho due suocere. Una è Nonnaccì, mamma del Tu, barese verace con la sagacia di una lumaca e la sensibilità di un pachiderma. L'altra è Nonna in Blue Jeans, calabrese ex-professoressa di lettere, solitamente disponibile, affabile e votata al martirio, teamporaneamente (SPERO) rigida come un palo e poco incline al dialogo. Le due suocere non si vogliono vedere. Pensano che l'altra sia o una stronza presuntuosa o un'idiota ignorante. Andiamo per ordine. Nonnaccì, un mese fa, ha deciso che il 25 tutti da lei, compresi consuoceri e fratelli con rispettivi. Possibilità di dire No: zero. E' stata un'imposizione più o meno, ma alla fine poteva anche andare. Nonna in blue jeans si è incavolata come un bufalo (e vi assicuro, un bufalo incazzato fa paura), e se non ha detto "col cxxo" è solo perchè non usa certi termini. Nonnaccì, (mea culpa) avvisata tardi di questo rifiuto di Nonna in blue jeans, ha insistito. Nonna in blue jeans (e volevo morire) è espl

Simpson e Baccalà

O al Petruzzelli, o alla Royal Albert Hall. Vi assicuro che non erano niente di fronte alla prima grande recita di Natale del nano. Le maestre mi avevano fatto comprare una maglietta gialla e collant in tinta. E se per la maglietta, dopo aver girato per mezza bari, ho trovato un lupetto giallo limone, per i collant...NIENTE! Calzedonia e goldenpoint mi hanno deluso per la primissima volta. Al mercato un tale mi fa "giall'?, è che è u' simpsòn?", e capisco che non avrò fortuna. Il problema è stato risolto da un'intraprendente maestra che ha tinto con i colori per vestiti quattro paia di collant: GRANDE! L'interrogativo era: e che fa il nano? La stella cometa? L'oro portato da un altro nano che fa il magio? Titti che scappa da Silvestro? La papera? Insomma, di giallo vestito non c'erano molte alternative. E poi: ma sarà una bestia da palcoscenico come la mamma, o un baccalà come il suo papà? Stamattina con la curiosità a mille, l'ho portato all'

L'esaurimento

Potrei parlare di un pomeriggio di libertà, con la mia amica Mekka; di un pomeriggio di parole di fronte ad un caffè che diventa freddo, di confidenze tra amiche, di lacrime che escono troppo in fretta e per i motivi più stupidi; del non VOLER guardare l'orologio, di non ricevere telefonate, di azzerare per tre ore le proccupazioni e le paure. Potrei parlare di Davi che sta imparando a mangiare da solo con la forchetta, dell'asilo che ti chiama (e la paura è vedere scritto ASILO NANO dul display del telefonino) e del mega-cagotto che ci ha appestato per cinque giorni. Invece no. Parlo di mia madre. Nonna in blue jeans è approdata a Bari; i miei 69 mq di casa sembrano trenta scarsi, siamo invasi da pacchetti di dolcini, valigie, la gatta e due nonni imbecilliti da un nipote che li guarda e ride. Nonna in blue jeans è un ciclone. Ed è Calabrese al 100%, quindi ha una testa dura (io da chi avrò preso?) che non vuole sentire ragioni, spiegazioni o scuse. Nonna in blue jeans è l'

Nonono

Il Nano, dotato di un vocabolario striminzito, (per non dire risicato all'osso), ha scoperto un nuovo modo di comunicare. Scuote la capoccetta di ricciolini in un inequivocabile NO. E adesso godetevi la scena. Ora di pranzo. In Nano-menù comprende pastina con crema di verdure e fettina ai ferri. Prima forchettata di pastina: nonono "nano, dai, mangia la pastina" nonono "ciufffciufff... ecco il trenino" nonono "brumm brumm...il trattore.." nonono "prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr" pernacchia-nonono Alla fine apre la bocca e inizia a masticare. "Bravo Davi! adesso..." PRRRRRRRRRRRRRRRRR sputazzata di pastina, verdure e saliva sul pavimento pulitissimo. E sghignazzata dl nano, piuttosto compiaciuto della sua bravata. OK, calma. Lo yoga è la soluzione. La scena va avanti per quattro o cinque volte. Forse non gli va-non gli piace la pastina. Passiamo alla fettina. Ma che ve lo dico a fare? La fettina fa la stessa fine della pasta: ciucciata

Cosa nostra

Ieri Don M., amico e sacerdote, mi ha dato da leggere una lettera di Don Ciotti, presidente di Libera , associazione contro le mafie. Il nostro simpatico governo ha introdotto un emendamento che prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi (e vista la lentezza della burocrazia italiana, possiamo immaginare quanti saranno destinati alla vendita). Perchè? Perchè se facciamo un piccolissimo passo avanti, dopo ci ributtano indietro, nella vergogna. Perchè le vittime innocenti devono morire di nuovo? Perchè si dimenticano Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a dodici anni, o Don Pino Puglisi, o Falcone e Borsellino? Non permettiamo che questo avvenga. Se avete a cuore la questione mettete un link sui vostri blog: firmate l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra Lasciamo ai nostri bimbi un mondo migliore.

Di digiuni e di tacchini

Che il Nano non sia un peso piuma è risaputo. Non è un cicciobombocannoniere, ma ha le guance paffute, le mani a polpetta e dà una certa soddisfazione ad abbracciarlo. Non ho mai dovuto chiamare il pediatra per dire "Dottore, il bambino non MI mangia" . Siamo passati tra febbri e malanni con la pancia piena. Il suo massimo è stato non finire la pappa qualche sera. E non mi sono affatto preoccupata. Immaginate quindi la mia faccia quando... "Ciao nonnaccì, sono venuta a prendere il Nano; tutto bene?" "mah, insomma.." "?" "E' che il bambino si è svegliato eè andato subito ad aprire lo stipetto dove tengo il pane. Teneva fame..." "Forse perchè era ora di merenda?ha preso il latte?" " Dici????? -faccia perplessa all'ennesima potenza- "non credo.." "?" "Anche l'altro giorno, a pranzo, teneva fame e voleva il pane" (quando siamo a tavola diamo sempre un culo di pane a Davide, per farlo