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Visualizzazione dei post da settembre, 2010

Quaranta

Quaranta viene prima del 41 e dopo il 39. Nella Bibbia ricorre molte volte, tipo "il diluvio durò quaranta giorni" o "Gesù digiunò nel deserto quaranta giorni" eccetera... E' il numero atomico dello Zirconio. Alì Babà e i quaranta ladroni. (favola) I miei primi quarant' anni. (film) -40° è l'unico valore uguale sia nella scala Celsius che in quella Fahrenheit. Una gravidanza dura in media quaranta settimane. Quaranta è il cognome del professore stronzo che mi ha bocciato sei volte allo stesso esame, nonchè del proprietario di una ditta che fa dolci e una di spedizione frutta. Tutto questo per dire che tra quaranta giorni un simpatico dottore mi aprirà la panza e farà uscire la nana. Oh cacchio.....

Ma che sei matta

Continua irrefrenabile l'ondata di perle di saggezza che mi sta letteralmente sommergendo... "Ma che sei matta, fai ancora le scale?" (e a casa come torno, faccio calare giù un cestino dal balcone?) "Ma che sei matta, lavori ancora?" (più di prima... avessi aviuto questa energia al terzo mese) "Ma che sei matta, prendi in braccio tuo figlio?" (e se qualcuno prova a impedirmelo lo UCCIDO) "Ma che sei matta, tocchi i gatti?" (e non solo quelli) "Ma che sei matta, esci la sera?" (colpevole!) "Ma che sei matta, non hai anora finito la valigia?" (veramente non l'ho neanche iniziata) "Ma che sei matta, non fai venire da te tua mamma con un mese di anticipo?" (ci tengo alla mia pace mentale, grazie) "Ma che sei matta, fai ancora sesso?" (brutta cosa l'invidia, amica cara) Non ci sono parole...

Il CaiNano

Prendete due tizi. Un lui e una lei munita di pancia abitata. Fateli stancare tanto tanto tantissimo, e non con follie erotiche o robe simili, ma sfiancateli di lavoro, tipo quasi tredici ore con piccolissime pause. Riempite quelle pause con un nano di due anni vispo come una vespa. Avete un'idea della loro stanchezza? Ecco. Sono due che hanno preso il letto e lo hanno spaccato in due, che vogliono solo una cosa: DORMIRE. Sono due che, contravvenendo tutte le regole del bravo genitore, hanno preferito mettere il loro rampollo nel lettonbe piutosto che farsi ventiminuti di ninnananna per riaddormentarlo (alle due del mattino....). Sono due che, poveri idioti, pagheranno a caro prezzo la loro leggerezza. Il nano si trasforma in un sonnambulo tarantolato, che si esibisce in uno strabiliante repertorio di carpiati, capriole, calci, schiaffi e puzzette; ride, con quella risatina inquietante e diabolica stile ba,bola assassina, parla... dice "basssi...mamma bassi" (tradotto: b

Perle di saggezza

Riporto, nell'ordine di idiozia, le seguenti frasi, dette da mamme e papà muniti di un solo nano. "ma lo volevate?" (e tu che dici?) "io non lo avrei mai fatto" (esticazzi) "ma tu non prendevi la pillola/lui usava il preservativo/metodo ogino knaus?" (evidentemente NO) "e adesso come farai col lavoro?" (metterò la nana in un trasportino e la farò passare per un gattino) " e come farete a mantenerla?" (tetta-free per 6 mesi, poi si vedrà) "guarda che se il primo è calmo, la seconda sarà una pazza indemoniata" (ma vaffanpuffo!) "ma sei pazza???????????? (tu di più, se dici una cosa del genere a una che sta per partorire) "io penso che CHI FA UN SECONDO FIGLIO E' EGOISTA PERCHè TOGLIE AL PRIMO PER DARE AL SECONDO" (no comment) "ma lui era d'accordo?" (guarda che abbiamo fatto un figlio, non l'ho costretto ad entrare in una setta) "quanto hai preso? cinque chili? solo sulla pa

Scleri da mammite e sonni compensatori

Da ieri il nano è tornato all'asilo. A parte i 10 minuti di "mammaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa " è andata.... vabbè, è andata. Stamattina, quando ha mangiato la foglia mi ha guardata e, serissimo, mi fa "mamma, io no zie" Peccato che non abbia possibilità di scelta. Ben più tragiche sono le sceneggiate post-asilo. Da ben due giorni lo vado a prendere e non si vuole staccare da me. PIANTI, URLA.... non sembra mio figlio. Non vuole andare dai nonni, non vuole che la nonna lo prenda in braccio, o che il nonno lo baci. Non c'è dubbio: il nano ha la mammite acuta. Da ritorno a orari -i miei- poco consooni a un nano o da mi sono rotto di stare con i nonni, non ci è dato sapere. Risponde no a tutto: Nonnaccì :"Davide vuoi l'acqua?" Il Nano: "no tu!...mamma" Nonnaccì:" Davide vuoi il latte?" Il Nano: "no tu!...mamma" Nonnaccì :"Davide laviamo le manine?" Il Nano: " no tu!...mamma" Immaginatevi come sta No

Un nano versione Roger Taylor

Sabato fiera. Del Levante. Dico meglio: sabato fiera del Levante in cui una mamma con panza ha dato spettacolo (ma nel vero senso della parola), un papà si è fatto matte risate e un NAno ha scoperto una grande passione. tralascio i primi due individui e mi soffermo sul terzo. Il nano ha scoperto LA BATTERIA. E non la batteria= cosa che fa rumore, ma la batteria in quanto strumento musicale. Allora, non so chi gli ha dato in mano le bacchette.. poi lo ha messo sul seggiolino "vedi Davi, così si suona" e poi... ha fatto tutto lui. Tre minuti di pratica e nasce un ritmo sensato, una roba tipo "tu-tu-tutu-tum tu-tu-tutu-tum " che si ripete, intervallata da un colpo sui piatti , ma va avanti. E i passanti si fermano. E l'amico Ganzo, proprietario della batteria, che non ci crede, e in un gesto di magnaminità GLI REGALA LE BACCHETTE. E il Tu scoppia d'orgoglio per il suo nano mini musicista, e io so che lo vede fare assoli di batteria allo stadio di Wembley come R

Parliamo un pò di lei...

..ossia della nana. Da minuscola formichina, all'ultima eco era stimata circa 1 kg e due. Sono passate tre settimane e quindi penso che sia più pesante di mezzo kg... non so. Il bello di questa seconda gravidanza è che è mia. TRADOTTO: non mi caga nessuno. Ok, ci sono i come stai? e come ti senti? ma tutta quell'ipocondria gravidica che aveva contagiato mamme e suocere e sorelle e amiche sembra lavata via... come se, a volte, si scordssero che sono incinta. E, sinceramente, che goduria! Nessuno che mi mette la mano sulla pancia (e che è, la palla di cristallo?). Nessuno che mi chiede quanti chili ho preso, se ho i bruciori di stomaco eccetera, nessuno che mi riempie di cazzate abnormi tipo "non incrociare le gambe che si attorciglia il cordone". Nonna in blue jeans si lamenta perchè non ha neanche un'immagine dell'eco. Ma, vi assicuro, la nana non ama paparazzi e jet set, e in tutte le eco ha il faccino coperto dalle mani o dal braccino. Nonnaccì tace, non chi

Settembre

Settembre è un mese che non esiste. Lo dico perchè passa via veloce e leggero, afoso di scirocco e frizzante per la pioggerella che ti inzacchera i vetri dell'auto. Settembre è lasciare gli infradito per le scarpe chiuse, le colazioni tutti insieme stile mulino bianco per un caffelatte veloce mentre scaldi il biberon del Nano. E' pensare alle parole nuove che lui ha imparato in un mese, è mettere via magliette che potrano i segni di un gelato o di un succo di frutta, e lo smacchiatore non è riuscito a mandare via. Questo settembre è il mio ventre gonfio, la mia bambina che si muove a volte delicata come una farfalla, a volte come irrequiteta una tarantolata, e mi sento impazzire perchè mancano ancora due mesi, ma se settembre non conta in realtà mi sveglierò una mattina e sarò una bi-mamma. E l'asilo non è ancora a perto, e devo lasciare il Nano dai nonni per dodici ore, e lui piange quando vado via dopo pranzo e io mi sento uno schifo, perchè lui chiama mamma e mamma va vi

Ricordi d'estate (parte seconda)

Dopo il mare... la montagna. Tempo di adattamento del nano a erba, terra, foglie secche e rametti: dai tre ai cinque secondi. (erano tre e dico almeno tre cambi al giorno, ma ne valeva la pena) Praticamente una pacchia. Tempo quarantotto ore e il mio rampollo mangiava come un elefante, dormiva come un ghiro e si muoveva come Adamo nel giardino dell'Eden, sgranando gli occchioni per ogni cosa nuova. E vi assicuro, in mille metri quadri di giardino di cose nuove ne vedi tante. Ha scoperto che gli alberi sono "aaarti" e che le foglie fanno "schhhhhh" se tira vento. Che le farfalle ("atta") sono veloci, che i calabroni ("zz'ne") fanno zzzz quando volano, che le pere e le susine crescono sugli alberi. Ha capito che in casa sono religiosamente conservati cappelli di paglia che avranno quarant'anni, e giocattoli rigorosamente vintage che erano della mamma (i mitici Puffi). Ha imparato a tirare calci al pallone col sinistro, a fare "

Ricordi d'estate (parte prima)

Siamo tornati. Un agosto caldo, appiccicoso e pigro ha oramai lasciato il posto a un frizzante e frenetico settembre. Venti giorni di ferie in cui ho spento i cellulari, dimenticato internet, e leasciato le chiavi della macchina appese a un chiodo. Dopo tre giorni di mare ci siamo trasferiti in montagna, al fresco. Ecco...il mare. Il nanico rapporto con l'acqua salata e affini (sabbia, sole, ombrelloni eccetera) è lievissimamente migliorato; nel senso che non urla più come se lo stessimo scannando, ma siamo un gradino sopra. L'idea di giornata al mare di mio figlio si traduce in "io a mollo nella piscinetta (quella piccolissima) con tutti i miei pupazzini (nella fattispecie 15) paletta e secchiello". Quindi immagginatevi un nano che alla fine tanto più nano non è, bianco come una mozzarella e con bandana in testa che affoga i suoi pupazzini nell'acqua salata diventata bollente. E se pensate che almeno a turno i suoi accaldatissimi genitori si siano potuti ritempr