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Solo un uomo

Scena. venerdì sera.
Lui è al telefono, alle prese con un cliente pazzo e maleducato che se ne frega se sono le dieci e mezzo di sera, se all'altro capo del filo c'è un tale che ha la vorato dodici ore.Lei ha un paio di occhiaie da tossico in crisi di astinenza (da sonno), indossa un pigiama nella speranza di potersi mettere a letto subito dopo cena e sembra in tutto e per tutto una profuga cilena.
Lei cerca di attirare la sua attenzione, ma niente. Lei scrive una biglietto e lo mette SOTTO IL SUO NASO
"per cena:
a-pomodori e mozzarella
B- insalata e sofficini."
con tanto di penna per fare una X sul pasto prescelto.
Il messaggio resta lì per venti minuti, lui continua a parlare al telefono, lei perde la pazienza, lava i pomodori e mette in forno i sofficini (almeno una l'avrà imbroccata); apparecchia, porta il tutto in tavola.
Lui finalmente spegne quel maledetto telefono, gastemando il pazzo maleducato, e si siede.
Lei: "ma non potevi fare un segno sul foglio?"
Lui"amore, che vuoi, SONO SOLO UN UOMO, NON POSSO FARE DUE COSE INSIEME..."

Della serie, come fregare una moglie....

Commenti

valewanda ha detto…
bella scoperta questo blog, un bacio! Valentina

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meno dieci

dieci giorni. un'inezia. tra dieci giorni il Tu prenderà un aereo, due valigie, uno zainetto e andrà via. destinazione Swindon, Wiltshire, regno di Sua Maestà la Regina. scrivere verso l'infinito ed oltre mi sembrava troppo melodrammatico. biglietto sola andata. noi abbiamo già pronti i biglietti per andarlo a trovare a metà febbraio. mi sembra la bacchetta magica di Harry Potter, la passaporta che si attiverà magicamente il venti febbraio. i bambini abbastanza sconvolti. il Ragazzino, preadolescente, alterna attimi di rabbia, di sconfidenza e momenti di dramma che neanche nella migliore tradizione napoletana. La Nana è incazzata nera. Papà è nostro, i signori inglesi trovassero il papà di qualcun altro per lavorare. Il mini tace...ma poi abbraccia l'uomo della mia vita e gli chiede "ma quando parti...e quando torni...e quando ci vediamo?" io...bho? mi attacco alle cose pratiche: come metto il piumino in valigia? e le lenzuola? e quanti kg posso imbarcar...

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nell'ordine, mi hanno chiamato: la mamma del fantomatico futuro genero (nano ottenne che a quattro hanno ha chiesto la mano di Polpetta al di lei padre -con conseguente tracollo nervoso-, a sei si è presentato a Nonnaccì come  il "ragazzodituanipote" e a sette ha candidamente ammesso che la Nana è la prima del suo cuore) che oltre all'immancabile comestai? ci ha invitati a cena. il minigenero, che stupido non è, ha asserito che lui senza la nana non può stare. e che dovrà convincere i suoi a trasferirsi a Londra (per i nani dire Londra e dire Uk è la stessa cosa). la mamma dell'amichetto storico del mininano. gentile e discreta. in realtà sta andando in pezzi lei e le ho girato il numero dell'amica psicoterapeuta alla quale rompo le scatole ogni tanto. la figlia della vicina di casa. la moglie del mio dottore -nonchè chitarrista nel gruppo del Tu. una cliente. mia sorella. la mia mamma. gli amici o hanno molta fiducia in me o non sono poi così tanto ...

two weeks

sono passate due settimane. mi sembra di non vederlo da una vita. due settimane in cui non ho voluto avere il tempo di sedermi alla scrivania e scrivere. non ho avuto il tempo di deprimermi. non ho voluto avere il tempo di deprimermi, o di intristirmi, o di piangermi addosso. mi sono alzata ogni mattina, ho portato i bimbi a scuola in orario, il cane a passeggio, ho sbrigato le faccende. rispondo "bene!" a chi mi chiede come va. perchè oggettivamente va bene. la nostra vita scorre, come prima. faccio le stesse cose, forse lavoro un pò di più. ma poi basta. scarrozzo i pargoli tra lezioni d'inglese e partite di basket. non m i fermo quasi mai. ogni tanto ho pensato "ma io resto qui". oggi mi sono messa al pc e ho cercato di capire come si iscrive un nano a scuola in uk, come si trova una casa per una famiglia chiassosa e colorata, piena di bambini e animali. oggi mi sento per la prima volta sull'orlo del precipizio. e soffro di vertigini. mi ma...