Ok. Niente panico. NIENTE PANICO.
Con questa frase iniziano tutti i libri della saga "I love shopping".
E vi giuro che è stata la cosa che ho pensato io lunedì sera, quando... andiamo per ordine.
L'altra mattina, causa sveglia all'alba (con tanto di gallo in sottofondo), mi sono messa a spignattare, tipo le lenticchie per i nani, il brodo di verdure per Pigola, con annesso omogeneizzato home made.
Perchè resta sempre il problema: che cacchio mangerà mia figlia per cena? ma sopratutto: nonnaccì la farà mangiare?
Pranzo: lenticchie.
Cena......: ho frullato una bella fetta di prosciutto cotto con un poco di omo di verdure.
Molto soddisfatta, porto da mia suocera il barattolino di lenticchie passate, quello col prosciutto, e un altro con le verdure (per il giorno dopo).
Insieme a otto vasetti di omogeneizzato misti e tre confezioni di formaggino.
Potevamo sfamare un asilo nido.
I nani mangiano con gusto le lenticchie della mamma, io sono serena , lascio le indicazioni per la cena e me ne vado, trallallero trallallà, tutta felice in studio.
Verso le otto e mezza io e il Tu siamo dai nonni a prelevare i pargoli.
Davi sta finendo di mangiare la frutta. Il tu mi chiede un bicchiere d'acqua.
Apro il frigo e...OK niente panico.
Sul ripiano in vetro infrangibile, intonso, c'è il mio barattolino di prosciutto (inconfondibile in quanto rosa).
E allora sbotto.
"nonnaccì, ma cosa ha mangiato Pigola?"
"quello che hai detto tu..il barattolo di verdure!"
le cose sono due.
Poi mi ricordo che lei continua a non ricordare che suo figlio (il Tu) non ama il parmigiano ulla pasta, è convinta che non gli piacciano le carote e le melanzane (io:"ma se la parmigiana la mangia, e anhe il pollo con carote e panna..." lei:"lo fa per farti piacere").
La sua memoria è limitata ai primogeniti.
Quindi se ci scappa nanonumerotre probabilmente morirà di fame.
Con questa frase iniziano tutti i libri della saga "I love shopping".
E vi giuro che è stata la cosa che ho pensato io lunedì sera, quando... andiamo per ordine.
L'altra mattina, causa sveglia all'alba (con tanto di gallo in sottofondo), mi sono messa a spignattare, tipo le lenticchie per i nani, il brodo di verdure per Pigola, con annesso omogeneizzato home made.
Perchè resta sempre il problema: che cacchio mangerà mia figlia per cena? ma sopratutto: nonnaccì la farà mangiare?
Pranzo: lenticchie.
Cena......: ho frullato una bella fetta di prosciutto cotto con un poco di omo di verdure.
Molto soddisfatta, porto da mia suocera il barattolino di lenticchie passate, quello col prosciutto, e un altro con le verdure (per il giorno dopo).
Insieme a otto vasetti di omogeneizzato misti e tre confezioni di formaggino.
Potevamo sfamare un asilo nido.
I nani mangiano con gusto le lenticchie della mamma, io sono serena , lascio le indicazioni per la cena e me ne vado, trallallero trallallà, tutta felice in studio.
Verso le otto e mezza io e il Tu siamo dai nonni a prelevare i pargoli.
Davi sta finendo di mangiare la frutta. Il tu mi chiede un bicchiere d'acqua.
Apro il frigo e...OK niente panico.
Sul ripiano in vetro infrangibile, intonso, c'è il mio barattolino di prosciutto (inconfondibile in quanto rosa).
E allora sbotto.
"nonnaccì, ma cosa ha mangiato Pigola?"
"quello che hai detto tu..il barattolo di verdure!"
le cose sono due.
uno-IO&nonnaccì parliamo due lingue differenti. Il che è, effettivamente possibile, ma non mi spiega perchè riguardo a davi capisce tutto (anche se poi non sempre esegue ).
due-Nonnaccì sta rincretinendo di brutto.
Poi mi ricordo che lei continua a non ricordare che suo figlio (il Tu) non ama il parmigiano ulla pasta, è convinta che non gli piacciano le carote e le melanzane (io:"ma se la parmigiana la mangia, e anhe il pollo con carote e panna..." lei:"lo fa per farti piacere").
La sua memoria è limitata ai primogeniti.
Quindi se ci scappa nanonumerotre probabilmente morirà di fame.
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