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in lutto

questo blog è oggi in lutto.
perchè parlarvi della vita che mi circonda farebbe troppo contrasto col dolore di chi ha perso una figlia.
il post di oggi è per Melissa.




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Habemus nana!

Una settimana fa... ...ero nella prechirurgia del reparto di ginecologia ed ostetricia del policlinico di Bari. "adesso tocca a lei" e mi portano dentro. Anestesista, ostetriche, dottori..e il burlone ovviamente. Telo verde..sensazioni tattili ma non dolore...attesa. Attesa di sentire quel suono, di vedere quel viso che catalizza i miei pensieri e mi fa pregare che vada tutto bene. Attesa, spasmodica attesa. Piangi, piccola mia, e forte, perchè solo così la mamma potrà ricominciare a respirare, potrà affrontare il dolore del post parto, le visite delle zie, le tette gocciolanti e la assenza di sonno. Attesa...attesa... Poi una voce dice "ecco, ci siamo" E finalmente arriva. Quel miagolio che è il suono più bello del mondo,che ti riempie la testa e non puoi fare a meno di commuoverti un pò... e un'altra voce fa "eccola qui, la signorina!" e qualcuno mi poggia un fagottino sul petto. Un faccino di alabastro rosa, un minuscolo naso a patatina, tanti cap...

gli amici si vedono nel momento del bisogno

nell'ordine, mi hanno chiamato: la mamma del fantomatico futuro genero (nano ottenne che a quattro hanno ha chiesto la mano di Polpetta al di lei padre -con conseguente tracollo nervoso-, a sei si è presentato a Nonnaccì come  il "ragazzodituanipote" e a sette ha candidamente ammesso che la Nana è la prima del suo cuore) che oltre all'immancabile comestai? ci ha invitati a cena. il minigenero, che stupido non è, ha asserito che lui senza la nana non può stare. e che dovrà convincere i suoi a trasferirsi a Londra (per i nani dire Londra e dire Uk è la stessa cosa). la mamma dell'amichetto storico del mininano. gentile e discreta. in realtà sta andando in pezzi lei e le ho girato il numero dell'amica psicoterapeuta alla quale rompo le scatole ogni tanto. la figlia della vicina di casa. la moglie del mio dottore -nonchè chitarrista nel gruppo del Tu. una cliente. mia sorella. la mia mamma. gli amici o hanno molta fiducia in me o non sono poi così tanto ...

le cose belle accadono

la sera del nove gennaio erano tre giorni passati in ospedale. senza nani senzza visite. io e il mio pancione... in attesa di un cesareo cheforse anticipiamo o forse no. tre giorni di tedio  di libri e di sonno. tre giorni attaccata a una macchina che dice che contrazioni non ce ne sono  che era tutto un bluff. e poi arriva la notte prima del giorno x. quello dove mi riapriranno la pancia. e mi chiudeanno le tube . allegria... e poi... ore due e quarantacinque. mi sveglia un dolorino ino ino e ho solo il tempo di arriare in bagno che mi si rompono le acque. resto li   . bagnata. a fissare quella pozza che non hosi allarga ai iei piedi. chiamo il medico di turno. che mi comunica che sono dilatata di due centimetri. che mi manda in sala travaglio e li allerteranno per la sala operatoria ok. chiamo il tu. che entra nel panico... povero... mi portano in sala travaglio. sono tranquilla. fino a quando non partono le doglie. che io non ho mai avuto. non so fare la re...