il nano grande, quando era un pò meno nano, non era particolarmente loquace.
mi spiego meglio: se gli chiedevi "cosa hai fatto a scuola?" la risposta era "Niente", "Davi, mi canti una canzone?" "no".
un mostro di simpatia.
non ho mai capito se si vergognava a canticchiare la"canzone del giallo" di fronte a chicchessia, o se non gli piaceva spendere il prezioso tempo passato insieme in noiose attività da scuola materna.
adesso...sicuramente è più chiacchierone, ma le sue attività extradomestiche restano avvolte nel mistero.
poi è arrivata la nana.
lei, nei suoi novantotto centimetri di ego allo stato puro, i suoi capelli a onda e gli occhi verde che non si capisce bene da dove siano arrivati.
e soprattutto, lei e la sua parlantina sciolta, le sue manie di protagonismo, il suo essere "bestia da palcoscenico"
"nana, cosa hai fatto a scuola?"
"ho giocato con Aessando, poi con Andrea Fiolla, e poi ho itigato con Sabrina e lei mi ha dato una ppinta..mamma io canto: i più gande ppettacolo i big beng!!! ho peso a chitarra...io e teeee"
ecco, lei ti improvvisa uno spettacolo nel tempo di arrivare in macchina.
lei compone, suona, canta e balla.
e ovviamente si applaude da sola.
lei è la trascina-nani: sulla sua scia il nano grande canta, il mininano si lancia in uhuhuhuh... e grasse risate a pieni polmoni.
lei è la prepotente.
lei è quella che capisce quando sto per incavolarmi di brutto, e si trasforma in soldatino in tre secondi. lei consola suo fratello grande, e riempie di baci quello piccolo.
lei non ammette mai i suoi errori, lei non chiede scusa, lei conosce le storie dei suoi libri a memoria e mi sgrida se cambio una parola.
lei pretende di ascoltare Peppa Pig in inglese, perchè in italiano si è scocciata.
lei è la mia mini-me.
lei la notte mi chiama, e mi chiede "mamma, dommi solo un pochino con me..pel favoeee" perchè anche se è una piccola anarchica è sempre una nana piccina e la notte è meglio avere una mamma vicino, che non si sa mai.
lei è un arcobaleno, la luce di un sorriso, un paio di sopracciglia perfette e mobilissime in una moltitudine di espressioni.
lei è un maschiaccio, pur cercando di imporre la dominanza femminile in una famiglia dove ci sono ben tre piselli.
e, secondo me, ci riesce alla grande...
mi spiego meglio: se gli chiedevi "cosa hai fatto a scuola?" la risposta era "Niente", "Davi, mi canti una canzone?" "no".
un mostro di simpatia.
non ho mai capito se si vergognava a canticchiare la"canzone del giallo" di fronte a chicchessia, o se non gli piaceva spendere il prezioso tempo passato insieme in noiose attività da scuola materna.
adesso...sicuramente è più chiacchierone, ma le sue attività extradomestiche restano avvolte nel mistero.
poi è arrivata la nana.
lei, nei suoi novantotto centimetri di ego allo stato puro, i suoi capelli a onda e gli occhi verde che non si capisce bene da dove siano arrivati.
e soprattutto, lei e la sua parlantina sciolta, le sue manie di protagonismo, il suo essere "bestia da palcoscenico"
"nana, cosa hai fatto a scuola?"
"ho giocato con Aessando, poi con Andrea Fiolla, e poi ho itigato con Sabrina e lei mi ha dato una ppinta..mamma io canto: i più gande ppettacolo i big beng!!! ho peso a chitarra...io e teeee"
ecco, lei ti improvvisa uno spettacolo nel tempo di arrivare in macchina.
lei compone, suona, canta e balla.
e ovviamente si applaude da sola.
lei è la trascina-nani: sulla sua scia il nano grande canta, il mininano si lancia in uhuhuhuh... e grasse risate a pieni polmoni.
lei è la prepotente.
lei è quella che capisce quando sto per incavolarmi di brutto, e si trasforma in soldatino in tre secondi. lei consola suo fratello grande, e riempie di baci quello piccolo.
lei non ammette mai i suoi errori, lei non chiede scusa, lei conosce le storie dei suoi libri a memoria e mi sgrida se cambio una parola.
lei pretende di ascoltare Peppa Pig in inglese, perchè in italiano si è scocciata.
lei è la mia mini-me.
lei la notte mi chiama, e mi chiede "mamma, dommi solo un pochino con me..pel favoeee" perchè anche se è una piccola anarchica è sempre una nana piccina e la notte è meglio avere una mamma vicino, che non si sa mai.
lei è un arcobaleno, la luce di un sorriso, un paio di sopracciglia perfette e mobilissime in una moltitudine di espressioni.
lei è un maschiaccio, pur cercando di imporre la dominanza femminile in una famiglia dove ci sono ben tre piselli.
e, secondo me, ci riesce alla grande...
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