ci sono estati passate al mare, quello che ci vai sdalle nove del mattino fino alle sei di sera. che conosci il nome del bagnino, e del signore panciuto che apre gli ombrelloni. ecco quelle estati dove per magia il solleone si trasformava in vento fresco di montagna, tra i faggi. perchè la bambina in blue jeans era foirtunata. ogni anno tre mesi di vacanze, seri, anzi serissimi. giugno e luglio mare, agosto in montagna. e l'estate ti lasciava solo il nero della pelle, un mucchio di lentiggini nuove, e tanta tanta energia. questo fino ai diciotto anni. adesso sono in città. a ltigare con l'afa e l'umnido dell'asfalto rovente. a bestemmiare il mare di Bari, dove non è tanto consigliato fare il bagno. al lavoro, perchè - udite udite- il Tu è stato simpaticamernte licenziato dalla ditta superfichissima multinazionale, dove "sei bravissimo, ma chissenefrega!!!" e quindi non posso chiudere lo studio, se non per sette gioirni. ecco, ci sono estati in cu...
loro sono tre, io sono una. tecniche di sopravvivenza per mamme incasinate.