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Visualizzazione dei post da luglio, 2009

Top five

I cinque motivi per cui il nano non vede l'ora di crescere: 5- Scegliere cosa mangiare: e vabbè il mangiare sano, lottare contro l'obesità eccetera, ma..vogliamo mettere la Nutella? 4- Avere un letto più grande e -si spera-una stanzetta : nella stia-per-polli (alias lettino foppapedretti) si incastrano le gambotte cicciotte tra le sbarre. 3- Avere potere decisionale: ovvero, è meglio andare al parco che a trovare zia Piffera, io voglio camminare a piedi nudi e non con le scarpe, il completino col panciotto mettitelo te che mi fa proprio schifo... 2- Privacy: basta con la gente che fa commenti sul mio pisellino. 1- Andare in bagno da solo: è già abbastanza imbarazzante farla "dove capita" ma sentire nonnaccì che dice " peccato, còre di nonna" ogni volta che mi sforzo...è veramente troppo!
Oggi ho toccato il fondo. E non contenta ci ho anche scavato un pò sotto. Sveglia alle 7.30, come da copione. Poi colazione del Tu, del nano, del cane-in-blue-jeans, ritirare il bucato della sera prima, stendere un altro bucato, cambiare il pannolinzolo al nano, giocare con lui fino alle 10, quando decide di crollare. Allora... pipì (mi scappava) e l'odio della casalinga disorganizzata (IO): L'ASSE DA STIRO. Nell'ora di tregua da nano ho stirato: 6 polo del Tu 5 magliette naniche 4 biddi-bodydy-bù 7 pantaloncini 2 magliette mie 2 paia di pantaloni 1 divisa da calcio del Tu 3 camicie 4 paia di lenzuola con federe Quando ho finito mi sono attaccata alla bottiglia dell'acqua neanche fossi un cammello dopo 10 giorni nel deserto. Sudavo da fare schifo, e avevo ancora addosso la t-shirt del Tu con cui ho dormito. Tiro fuori dal frigo carote zucchine e lattuga per il fantastico passato di verdure del magico magico gnomo, che ovviamente si sveglia e protesta. Lo tiro fuori dal

Volevo scrivere un altro post...

Dovevo scrivere un altro post. Leggero, divertente. Sulle tre ore di evasione conquistate dopo un anno di nano. Volevo scrivere un altro post. Poi la telefonata. Ero nel giardino della casetta che pensiamo di comprare, un fazzoletto inondato di sole. "Ciao, sono D. - voce spezzata - volevo dirti che ieri sera alle 23 il fratello di A. si è suicidato" No, non è possibile. Ha trentadue anni. Due bimbe, di 2 anni e sei mesi. Quattro mesi prima ha fatto il testimone ad A. al vostro matrimonio. Ma D. piange, e capisco che è vero. Che lui non è più. Balbetto qualcosa, confusa; mi chiede di farlo sapere agli amici, per non lasciare A. da solo. E così ho fatto. Mi sono attaccata al telefono, ho trovato tutti, anche l'amico che è in america e domani non ci sarà. Qualcuno mi chiede il perchè, qualcun altro vorrebbe chiedermi come, ma non lo fa. Non importa, alla fine. Perchè. Problemi a casa, una moglie in depressione post partum che era sparita con le due bimbe, lasciando ad un a

Festa!

Domenica il magicomagico gnomo ha tagliato il traguardo dell'anno di età. Con tanto di festa a tema organizzata dalla sua pazza mamma (che sarei io), finanziata dal suo buffo papà (alias il Tu), supervisionata da "punto-nonna", grande amica e consigliera, senza la quale la festa non sarebbe venuta così bene, ed io non mi sarei divertita tanto a organizzarla. Un grazie di cuore, punto-nonna! Dicevo, festa a tema. Ho scartato subito Winnie-Topolino-Gormiti-Uomoragno- e compagnia bella. Il nano sarà libero di scegliere quando avrà un vocabolario che vada oltre il VAVAVAVAVA BABABABA MAMMAMAMAMAMAMA PAPAPAPAPAPAPA. Quindi, molto democraticamente HO DECISO IO. L'idea iniziale era la jungla. palloncini a forma di scimmietta, leoni, giraffe, elefanti e coccodrilli di cartone appesi al soffitto e il nano vestito da esploratore. Mi sembrava molto divertente,anche perchè pallino, dimostrando di avere poca originalità, impazzisce per "il coccodrillo come fà?"; peccato

Soldisoldisoldi

...tanti soldi....chi ha tanti soldi vive come un pascià... E CHI NON NE HA COME FARA'? oggi forse abbiamo trovato il posto giusto per trasferire l'ambulatorio... mini villino con mini giardino... da rifare ma neanche troppo, non troppo lontano dalla vecchia sede... sarà la banca a dire l'ultima parola: adesso scappo che il nano mugola! PS(e che cavolo!) PPS( il titolo e il primo rigo dovrebbe essere canticchiato...)

Della serie "scene da un matrimonio"

Nella fattispecie, il mio. Tralascio i particolari su mattina-pranzo-pomeriggio, dove il magico magico gnomo ha deciso di piangere ogni volta che i suoi cugini urlavano (ossia ogni 10 minuti), mia suocera urlava per farsi sentire dai bambini, mia cognata sfoggiava un paio di occhiaie da fare concorrenza alla protagonista di un film di zombie e io ero iperseccata di stare lì invece che al mare. Gli uomini guardavano la F1, quindi erano ASSENTI. Andiamo al sodo. Verso le 18.00 cominciano ad arrivare i famosi parenti. Mia suocera aveva preparato il buffet d'ordinanza: PANINI CON PROSCIUTTO E MORTADELLA, BIRRA E ARACHIDI. Scappo per un'ora (devo andare a messa...) e torno che ci sono ancora due zii, che diventano otto fino alle dieci. Quando finalmente si capisce che non verrà più nessuno, facciamo partire il mitico filmino. E qui comincia qualcosa di mooooooolto strano. Mi rilasso. Non avevo mai visto il dvd su uno schermo più grande di quello del pc; mi rendo conto che è bello.

Sabato

Sabato. Dopo una notte insonne di pensieri, paure, e ventaccio urlante, è sabato. E sono sfatta. Scorbutica, acida come non mai. E' sabato. E non posso pensare al mare di domani, alle prove del concerto, a "fare famiglia" col nano e con il Tu. E' sabato, e io ho il groppo in gola; sono stata sgarbata con mia madre, apatica con la mia tirocinante, insofferente con mio figlio. Perchè? Perchè domani ho un after-hour dai miei suoceri per l'onomastico di lui (S.Felice) e io speravo di avere almeno la mattina per noi, visto che il Tu è stato fuori per 3 giorni e io ho lavorato come una bestia (visto che faccio il veterinario). MA ANCHE NO. Pranzo con i cognati e i nipoti -che vediamo sì, di rado- emquindi mando al diavolo il mare- Pomeriggio in cui dovrò aiutare a preparare per la festa della sera. Mi salto a piè pari la messa. Cena con tutto il parentado del Tu, fantasticamente riunito per festeggiare il suocero, a cui mia suocera imporrà a tradimento il mio filmino de

se la mamma lavora...

se la mamma lavora... non può essere una brava mamma (testuali parole di una che conosco) se la mamma lavora... i bambini devono stare dalla nonna, che ne ha cresciuti almeno due prima di te, è la nonna e li ama (pazienza se li ipervizia e li rimpinza di cibo come un tacchino a Natale). se la mamma lavora... non puoi dire di no, già non lo vedi mai (io EDUCO). se la mamma lavora... ti tengo io il bambino, tu devi fare le pulizie/la spesa/ tagliarti i capelli/varie&eventuali (riesco a fare almeno tre cose, oltre a stare con mio figlio). se la mamma lavora... ma perchè la domenica non venite mai a pranzo? (forse vorremmo stare a casa nostra?) se la mamma lavora... hai fatto tardi anche oggi, il bambino dorme (se tu venissi a csasa, arriverei prima e il nano lo metterei a dormire io). se la mamma lavora... certo che ne deve sentire di cazzate. Sono una mamma che lavora. Mi piace quello che faccio, come lo faccio e ho fatto una fatica del diavolo per riuscire a farlo. Pur essendo una d

la sindrome della cozza patella...

Domenica mare. Ci siamo svegliati con solo un'ora di ritardo sulla tabella di marcia. Siamo partiti carichi come dei muli (nella fattispecie, il Tu carico, io avevo solo il nano in braccio). Destinazione: lido Paco, Margherita Di Savoia, un'ora da casa. Il mare più decente e meno affollato che siamo riusciti a trovare. Arriviamo, ci trovano un ombrellone in seconda fila (!). Il posto è bello, alle 10.00 non c'è ancora tanta gente. Scarichiamo le mille borse, sistemiamo gli asiugamani sul lettino. cioè, il Tu fa tutte queste cose -santosantosanto- perchè io ho sempre il magico gnomo in braccio, che si guarda intorno perplesso. Lo spogliamo e lo cospargiamo di crema solare (lui se la ride) macchiando (spero in modo non indelebile) il mio copricostume e i boxer del Tu. Ok, quando ormai è tutto bianco di crema (" stendere uno strato uniforme su tutto il corpo del bambino" ) lo prendo in braccio e andiamo su bagnasciuga. Lui è iperperplesso. Aspetto paziente che si ril