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Visualizzazione dei post da marzo, 2012

La io grigia

Lasciamo stare i trentatré anni, la totale assenza di festeggiamenti, la stanchezza formato multi pack. Lasciamo stare l'ultimissima influenza della nana, con naso gocciolante, bronchite, vomito modello esorcista e diarrea... lasciamo stare. Adesso peserà otto chili, di cui uno di capelli. Lasciamo stare la apatia per una forzata inattività, la fatica per contenere idee che vorrebbero esplodere. La nostalgia di casa mia, di volti familiari, di voci e di odori. Il cielo è azzurro, mancano solo le rondini per riempirlo di primavera. Il Tu è lontano, e quando torna trova una io grigia. Questa io grigia con la testa piena di pensieri fatti di gomma piuma, che apre il frigo di casa e ingoia quello che trova, pezzi di formaggio e yogurt, succo di arancia e patatine. Ogni volta mi dico che adesso basta, che ho tante cose da fare, che i nani sono dalla nonna così posso sistemare-stirare-lavare. E invece ogni volta mi ritrovo sul divano, con uno stupidissimo teendrama che non seguo nemmeno,

Sono affidabile!!

Tre anni fa, quando il nano era un tubo digerente o poco più, la mia vita sembrava annientata dalla routine pappe-pannolino-nanna, e tutto il mondo sembrava essere più capace di me a fare la mamma, ho aperto questo blog. Per condividere, nell'anonimato che anonimato non è, lo tsunami che mi ha cambiato. Per "lasciare fama e memoria di me" (dotta citazione); per conoscere, esplorare, crescere. Ieri ho ricevuto un premio da una grande blogger, Carpina, unica altra mammablogger pugliese di mia conoscenza (purtroppo ancora solo virtuale), alla quale vorrei girare il premio ma non so se si può fare! lo devo girare a cinque blog che rispettano i seguenti requisiti: 1) E' aggiornato regolarmente 2) Mostra la passione autentica del blogger per l'argomento di cui scrive 3) Favorisce la condivisione e la partecipazione attiva dei lettori 4) Offre contenuti ed informazioni utili e originali 5) Non é infarcito di troppa pubblicità Dichiaro che i blog seguenti da me scelti ris

La nana balla..la quadriglia!

La Nana venerdì scorso ha lasciato l'asilo tenendomi per mano, sbandando ogni due per tre, con quella difidenza tipica di chi pensa "io non riuscirò mai a farcela!". Sabato faceva le prove generali, divano-sedia-mobile-sedia-divano, con metodo e perseveranza, neanche fossi una ballerina alla sbarra. Domenica si è lanciata, in corridoio, come se stesse camminando sulle uova, ridicola con le sue gambette magroline nei legghins e righe in sette giorni ha scalato le piramidi di gommapiuma dell'asilo, deciso che correre è più divertente, imparato a uscire sulla veranda senza inciampare sula guida della finestra. Tanto di cappello. Oggi la maestra mi fa: "è assurdo..oggi si fermava in mezzo alla stanza, faceva un buffo passo, come se stesse BALLANDO LA QUADRIGLIA, rideva e cambiava direzione!" ...se ci penso mi viene ancora da ridere!

il dottore dei dinosauri

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la mia dolcissima topolina...

La pioggia

U n tempo la pioggia mi piaceva. Ascoltarla dalla mia stanza, camminare senza ombrello per sentirmi viva e felice, o anche triste. La pioggerellina sottile che formava mille gocce tra i capelli, gli acquazzoni che mi bagnavano le scarpe e le calze. Il rumore del tuono, le coreografie del fulmine. L'odore di pioggia nell'aria in montagna, che diventa denso e grigio in città. Canzoni che parlavano di pioggia: "in to every life a little rain must fall" "piove..Madonna come piove" kiss the rain..." una ragazzina romantica e fantasiosa, che viaggiava a mezzo metro dal suolo, che abitava nel wonderland di Alice o sull'Isola che non c'è. Poi cresci, e la pioggia perde di romanticismo, cominci a bestemmiare perchè..oh, porca puzzola, con la pioggia a Bari c'è un traffico bestiale, e non puoi stendere il bucato, e portare i nani a scuola è un caos. Oggi. Piove e il Tu è fuori e tornerà tardi e tu hai paura. Piove, e uno dei tuoi gatti (il tuo preferi

AAA futuro fidanzato maschilista offresi

Il nano e la nana, visto che non c'era abbastanza da fare, hanno inaugurato la settimana con una bella influenza; non contenti di ciò, hanno contagiato nonnaccì, e io (con mia gioia) sono rimasta a casa con loro nei passati pomeriggi. mio figlio si è trasformato in un lumacone... ha uscite tipo "mamma, tu sei la mia fidanzata..., io ti voglissimo bene..." insomma, un vero figlio maschio primogenito. Ma non è tutto: "nano, adesso sistema i colori-le carte dei dinosauri-le costruzioni, e POI giochiamo con XXX (gioco che richiede la mia presenza, non foss'altro perchè potrebbe farsi male)" "no.io sono pittolo." "nano...sistema" dopo cinque minuti me lo vedo arrivare con la valigetta dei dinosauri come se fosse una ventiquattrore. "mamma...facciamo che tu sei la mamma, io sono il papà.." "..." "e i papà non sistemano, sistemano solo le mamme...e adesso metti a posto i colori, per favore"