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La io grigia

Lasciamo stare i trentatré anni, la totale assenza di festeggiamenti, la stanchezza formato multi pack.
Lasciamo stare l'ultimissima influenza della nana, con naso gocciolante, bronchite, vomito modello esorcista e diarrea... lasciamo stare. Adesso peserà otto chili, di cui uno di capelli.
Lasciamo stare la apatia per una forzata inattività, la fatica per contenere idee che vorrebbero esplodere. La nostalgia di casa mia, di volti familiari, di voci e di odori.
Il cielo è azzurro, mancano solo le rondini per riempirlo di primavera.
Il Tu è lontano, e quando torna trova una io grigia.
Questa io grigia con la testa piena di pensieri fatti di gomma piuma, che apre il frigo di casa e ingoia quello che trova, pezzi di formaggio e yogurt, succo di arancia e patatine.
Ogni volta mi dico che adesso basta, che ho tante cose da fare, che i nani sono dalla nonna così posso sistemare-stirare-lavare. E invece ogni volta mi ritrovo sul divano, con uno stupidissimo teendrama che non seguo nemmeno, un decimo delle cose che dovevo fare fatto, la pancia piena di schifezze e un indicibile senso di inadeguatezza che mi toglie il respiro.

Commenti

come ti capisco...io invece dovrei studiare quando il mio nano non c'è e invece...internet oppure mangio sottilette..o latte e cocopops... :) abbiamo qualcosa in comune!! io però quando torna marito cerco di non essere grigia sennò mi rimprovera che c'ho il broncio e dopo si bisticcia...
carpina ha detto…
ehhhhh il lato grigio di noi donne.. chi di noi non si è abboffata di 'quel che trovo trovo'?
capita..
anche in primavera..

sussù, andate a guardarvi gli annunci on line, per il lavoro del Tu a Londra, e preparatevi una nuova vita qui ;-)
Margherita ha detto…
ma poi passa, te lo assicuro! appena è iniziato il nido e io mamma sono tornata a lavorare, sono rinata, letteralmente.
tieni duro, la luce in fondo al tunnel sembra lontana ma arriva in un attimo!

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