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Visualizzazione dei post da 2009

Metalmeccanico o architetto in un turbine di dolci e trasferte

Tragicomica cronaca dal 24 a oggi: Vigilia: Trasferta n°1 a Taranto, dove sono riuniti i Nonni in blue jens, zia Matta, fata Madrina, Pico de Paperis e Amelia, zio Ingegnere e Zia Ingegnera, Zia Architetto e la renna Rundolf. questa è la mia famiglia....). C'è l'atmosfera Natalizia di un iceberg, i musi lunghi si sprecano. Il nano ha dato spettacolo fino agli spaghetti con le cozze, poi è andato da suo padre, ha detto "mamma" e si è addormentato.A metà serata una zia crolla sul piatto dei dolci e va a dormire. L'altra, purtroppo malata, era a letto già da un pezzo. Alle 23.30 il Tu mi guarda con uno sguardo da tossico, e crolla sul letto vicino al Nano. Alle 23.45 fata madrina dice "è quasi mezzanotte, prepariamo lo spumante!" e io: " senti, forse è meglio un caffè..." un minimo storico. Apriamo i regali: il nano riceve da fata madrina due mega pacchi di costruzioni, da Pico e Amelia una...cava di pietra di plastica con macchinine, argano ecc

Sorrisi sdentati

Antivigilia di Natale. Da bambina era sinonimo di un viaggio massacrante e divertente per arrivare in Calabria Saudita dai nonni. Oggi sono sola, in ambulatorio, con il mio cane ai miei piedi, e una CD di carole natalizie versione jazz (!). Mille cose da fare, e un nano bellissimo e moccoloso che mi aspetta a casa. Spirito natalizio, in realtà poco, troppi casini tra mamme e suocere e parenti vari. Troppi pacchetti da incartare, e impegni pseudomondani da onorare. Troppi "auguri" detti perchè si devono dire... troppo cibo, troppe cose superflue e inutili. Però...per fortuna c'è sempre un però..(S.Bersani). Però c'è Davi, e il suo sorriso sdentato. E il Tu, che mi bacia sul naso. E tutti i blog-amici: quelli che scrivono, quelli che leggono e basta. Carpina con la sua pancia abitata, Flavia che mi incita a non mollare mai, Wonderland che mi fa schiattare dalle risate, Bemz che passerà il Natale più meraviglioso della sua vita... come vorrei nominarvi tutti, che mi sost

Nonna-scontro

Attualmente ho due suocere. Una è Nonnaccì, mamma del Tu, barese verace con la sagacia di una lumaca e la sensibilità di un pachiderma. L'altra è Nonna in Blue Jeans, calabrese ex-professoressa di lettere, solitamente disponibile, affabile e votata al martirio, teamporaneamente (SPERO) rigida come un palo e poco incline al dialogo. Le due suocere non si vogliono vedere. Pensano che l'altra sia o una stronza presuntuosa o un'idiota ignorante. Andiamo per ordine. Nonnaccì, un mese fa, ha deciso che il 25 tutti da lei, compresi consuoceri e fratelli con rispettivi. Possibilità di dire No: zero. E' stata un'imposizione più o meno, ma alla fine poteva anche andare. Nonna in blue jeans si è incavolata come un bufalo (e vi assicuro, un bufalo incazzato fa paura), e se non ha detto "col cxxo" è solo perchè non usa certi termini. Nonnaccì, (mea culpa) avvisata tardi di questo rifiuto di Nonna in blue jeans, ha insistito. Nonna in blue jeans (e volevo morire) è espl

Simpson e Baccalà

O al Petruzzelli, o alla Royal Albert Hall. Vi assicuro che non erano niente di fronte alla prima grande recita di Natale del nano. Le maestre mi avevano fatto comprare una maglietta gialla e collant in tinta. E se per la maglietta, dopo aver girato per mezza bari, ho trovato un lupetto giallo limone, per i collant...NIENTE! Calzedonia e goldenpoint mi hanno deluso per la primissima volta. Al mercato un tale mi fa "giall'?, è che è u' simpsòn?", e capisco che non avrò fortuna. Il problema è stato risolto da un'intraprendente maestra che ha tinto con i colori per vestiti quattro paia di collant: GRANDE! L'interrogativo era: e che fa il nano? La stella cometa? L'oro portato da un altro nano che fa il magio? Titti che scappa da Silvestro? La papera? Insomma, di giallo vestito non c'erano molte alternative. E poi: ma sarà una bestia da palcoscenico come la mamma, o un baccalà come il suo papà? Stamattina con la curiosità a mille, l'ho portato all'

L'esaurimento

Potrei parlare di un pomeriggio di libertà, con la mia amica Mekka; di un pomeriggio di parole di fronte ad un caffè che diventa freddo, di confidenze tra amiche, di lacrime che escono troppo in fretta e per i motivi più stupidi; del non VOLER guardare l'orologio, di non ricevere telefonate, di azzerare per tre ore le proccupazioni e le paure. Potrei parlare di Davi che sta imparando a mangiare da solo con la forchetta, dell'asilo che ti chiama (e la paura è vedere scritto ASILO NANO dul display del telefonino) e del mega-cagotto che ci ha appestato per cinque giorni. Invece no. Parlo di mia madre. Nonna in blue jeans è approdata a Bari; i miei 69 mq di casa sembrano trenta scarsi, siamo invasi da pacchetti di dolcini, valigie, la gatta e due nonni imbecilliti da un nipote che li guarda e ride. Nonna in blue jeans è un ciclone. Ed è Calabrese al 100%, quindi ha una testa dura (io da chi avrò preso?) che non vuole sentire ragioni, spiegazioni o scuse. Nonna in blue jeans è l'

Nonono

Il Nano, dotato di un vocabolario striminzito, (per non dire risicato all'osso), ha scoperto un nuovo modo di comunicare. Scuote la capoccetta di ricciolini in un inequivocabile NO. E adesso godetevi la scena. Ora di pranzo. In Nano-menù comprende pastina con crema di verdure e fettina ai ferri. Prima forchettata di pastina: nonono "nano, dai, mangia la pastina" nonono "ciufffciufff... ecco il trenino" nonono "brumm brumm...il trattore.." nonono "prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr" pernacchia-nonono Alla fine apre la bocca e inizia a masticare. "Bravo Davi! adesso..." PRRRRRRRRRRRRRRRRR sputazzata di pastina, verdure e saliva sul pavimento pulitissimo. E sghignazzata dl nano, piuttosto compiaciuto della sua bravata. OK, calma. Lo yoga è la soluzione. La scena va avanti per quattro o cinque volte. Forse non gli va-non gli piace la pastina. Passiamo alla fettina. Ma che ve lo dico a fare? La fettina fa la stessa fine della pasta: ciucciata

Cosa nostra

Ieri Don M., amico e sacerdote, mi ha dato da leggere una lettera di Don Ciotti, presidente di Libera , associazione contro le mafie. Il nostro simpatico governo ha introdotto un emendamento che prevede la vendita dei beni confiscati che non si riescono a destinare entro tre o sei mesi (e vista la lentezza della burocrazia italiana, possiamo immaginare quanti saranno destinati alla vendita). Perchè? Perchè se facciamo un piccolissimo passo avanti, dopo ci ributtano indietro, nella vergogna. Perchè le vittime innocenti devono morire di nuovo? Perchè si dimenticano Giuseppe Di Matteo, sciolto nell'acido a dodici anni, o Don Pino Puglisi, o Falcone e Borsellino? Non permettiamo che questo avvenga. Se avete a cuore la questione mettete un link sui vostri blog: firmate l'appello: Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra Lasciamo ai nostri bimbi un mondo migliore.

Di digiuni e di tacchini

Che il Nano non sia un peso piuma è risaputo. Non è un cicciobombocannoniere, ma ha le guance paffute, le mani a polpetta e dà una certa soddisfazione ad abbracciarlo. Non ho mai dovuto chiamare il pediatra per dire "Dottore, il bambino non MI mangia" . Siamo passati tra febbri e malanni con la pancia piena. Il suo massimo è stato non finire la pappa qualche sera. E non mi sono affatto preoccupata. Immaginate quindi la mia faccia quando... "Ciao nonnaccì, sono venuta a prendere il Nano; tutto bene?" "mah, insomma.." "?" "E' che il bambino si è svegliato eè andato subito ad aprire lo stipetto dove tengo il pane. Teneva fame..." "Forse perchè era ora di merenda?ha preso il latte?" " Dici????? -faccia perplessa all'ennesima potenza- "non credo.." "?" "Anche l'altro giorno, a pranzo, teneva fame e voleva il pane" (quando siamo a tavola diamo sempre un culo di pane a Davide, per farlo

Ricomincia

anche se senti la stanchezza anche se il successo ti abbandona anche se un errore ti fa male anche se un tradimento ti ferisce anche se un'illusione si spegne anche se il dolore brucia gli occhi anche se i tuoi sforzi vengono ignorati anche se l'ingratitudine è la tua ricompensa anche se l'incomprensione ti mozza il sorri so anche se tutto rimane nell'indifferenza RICOMINCIA (le madri di Plaza de Majo a Buenos Aires) non penso ci sia niente da aggiungere

Che tristezza!

Oggi sono andata dal medico (mio) per un controllino veloce, visti un pò di doloretti post-influenzali. Nell'inevitabile attesa, ho sfogliato un vecchio numero del Venerdì di repubblica e mi è caduto l'occhio su un trafiletto in 28esima pagina. ITALIA: OTTIMO POSTO PER I BAMBINI, MENO PER LE MAMME. Il giornalista illustrava un rapporto di Save the children sullo stato delle madri e dei bambini nel mondo. Come al solito ci becchiamo il tapiro d'oro sulle condizioni delle mamme. In pole position per i bambini. A colpirmi non è stato tanto l'articolo in sè per sè, ma il fatto che nessuno fa niente per cambiare le cose. La mamma è latte, è fattrice, è "soldi". Ma non è persona. La mamma si deve annullare nella sua maternità, perchè altrimenti non è una buona mamma. La mamma non deve avere interessi, non si deve occupare di società, di politica neanche a parlarne; se lavora deve sgobbare più di un uomo, produrre di più e guadagnare di meno. Ma questa è storia vec

Ricorrenze e ansia da prestazione

Ieri era l'omonastico di Nonnaccì e della Ceci, cuginetta del Nano. Tradotto in parole povere: grandi festeggiamenti. Premetto che non ho mai festeggiato il mio onomastico: un pò non se lo ricordava nessuno, un pò, diciamolo pure, Santa Susanna non è una Santa nota e cazzuta, è una santa un pò così.. quindi, niente. La cosa non importava: dopotutto, si festeggiavano i compleanni, e il Natale. All'onomastico un "auguri" e la cosa finiva lì. Per Nonnaccì l'onomastico è l'evento dell'anno. Perchè vengono i dodici zii e zie del Tu, e i trentotto nipoti. Perchè "il Santo è importante". Perchè prima si usava così. Perchè questi sono gli "auguri più sinceri" (vi giuro che mi ha detto così, ma non so COSA volesse dire). Perchè al compleanno invecchi (e all'onomastico no?) e via dicendo. Allora, domenica ero pronta ad una full-immersion di festeggiamenti, con suoceri, cognati e nipotini urlanti. Cioè, pensavo di essere pronta. Perchè io sof

Bollettino di guerra

20.30: mammainbluejeans, morta di freddo e bianca come un morto, va a prendere il Nao da Nonnaccì, e lo riporta a casa. 21.00: il Nano si sveglia, incurante del fatto che la sua mamma non riesce nemmeno a stare in piedi, e decide che è una buona ora per giocare. 22.34: il Nano dorme. mamma in blue jeans sviene sul letto, febbricitante e senza togliersi le scarpe. 23.30: torna a casa il Tu, che trova una moglie morta sotto un cappotto con 40 di febbre. Sentendosi in colpa perchè è andato a giocare a calcetto, si prodiga attorno all'ammalata, la fa mettere a letto e le porta un pillolone di paracetamolo. 4.00: il nano si sveglia, vispo come una vespa,incurante della febbre, del fatto che è notte fonda, eccetera eccetera. 4.15: mamma in blue jeans muore di freddo, il Nano continua a dire "Mamma"e non ne vuole sapere di dormire. 4.20: il Tu, dimostrando raro acume e scaltrezza, decide di stordire il nano con un biberon di latte. Abbiamo un pò di pace. 7.30: colazione per il T

Lotte epiche

Domenica notte abbiamo fatto il bis. Non parlo di follie erotiche, o di succulente cenette. La malefica febbre del nano è tornata, portando la solita ondata di catarro, sudore e insonnia. Per trentasei ore ho combattuto con un naso colante e caccoloso, con un culetto arrossato e con la noia di un nano che desiderava ardentemente uscire. Come un cavaliere, ho lottato contro le scemenze telefoniche che mi davano la colpa di tutto, ho ignorato la richiesta di portarlo dal pediatra, al pronto soccorso o a Lourdes. Ho passato un pomeriggio a cantare " Dadi dadi dadiiiiii, che nome fa un pò ridere...." sulle note di Pippi Calzelunghe, ho cercato di farlo disegnare (!) con i suoi nuovissimi pastelli a cera, gli ho aspirato il moccio ogni ora, tirandomi addosso una serie di gasteme in nanico (intraducibili), e ieri sera sono andata a letto con la schiena tutta un dolore. Ma ho vinto io. Niente febbre, niente cascata di muco, solo un nasetto gocciolante e il sorriso del mio bimbo. Que

Habemus machinam! (LaGina)

Ieri sera ero a una riunine d'equipe in parrocchia per la preparazione all'Avvento. Arriva il Tu e mi chiede "poi uscire?" "Bhè?" faccio io. "Tieni" e mi mette in mano una chiave. "?" " sono della tua nuova macchina, è parcheggiata fuori. Mi raccomando non fare tardi! " e mi bacia sul naso. Torno dentro. Questa sì che è una sorpresa! La macchina è una punto blu non metallizzato, tre porte, priva del tergicristallo anteriore, di servosterzo e di aria condizionata. Ci ho messo trentacinque minuti per montarci il seggiolino del Nano, e non si può abbassare il finestrino del guidatore o rischi di non poterlo tirare più su. Ma è la conferma della mia totale indipendenza da marito, suoceri eccetera, quindi per me è meravigliosa! Visto che ho il vizio di nominare ogni cosa, sarà "battezzata" LaGina o La Sciura Gina . Ma si accettano suggerimenti.

certe mattine...

Ci sono mattine in cui apri gli occhi, e ti sembra di averli chiusi tre minuti prima. Non sai come, ma ti ritrovi con le sue pantofole in cucina, a scaldare Biberon e a fare il caffè. E hai freddo, e ti fanno male le ossa. E lotti con un Nano che non vuole farsi pulire il naso, e devi prepararlo chè deve andare all'asilo. Ci sono mattine in cui ti scaldi un secondo tazzone di latte, perchè hai bisogno di coccole, di fare le cose con calma: poi ti chiama lui e ti dice che il nano si è vomitato addosso, sporcandosi anche le calze. Fai: "guarda che all'asilo hanno il cambio" e ti chiedi perchè in quel pezzetto di cromosoma mancante (Y) dovesse risiedere A-la logica, B-il senso pratico. Ci sono mattine in cui manderesti volentieri qualcuno a quel paese, urleresti al vento del cose che non vanno nella tua vita, e magari potresti piangere un pò...ma sai che non puoi. E provi a resuscitare, perchè altrimenti la baracca va a rotoli, e devi portare il cane a far pipì, e la sp

Mammite e sensi di colpa

Martedì scorso. Nonnaccì -suocera napoletana nell'animo- annuncia che il nano non ha voluto bere il latte del pomeriggio. Partono le spiegazioni: "Forse era troppo caldo" "..forse è il biberon nuovo" "forse si è svegliato troppo tardi..." Per niente preoccupati, io e il Tu mettiamo la notizia nel nostro archivio mentale e andiamo avanti. TRADOTTO: non muore per un giorno senza latte. Mercoledì. Stessa scena, con in aggiunta telefonata in pieno svolgimento delle mie attività lavorative (se non ricordo male stavo per fare un piccolo intervento): "non lo vuole, è che gli posso dare, uno yogùrt?" (*) Vada per lo yogurt. La scena va avanti fino a sabato, con crescita esponenziale della preoccupazione di Nonnaccì, terrorizzata che il nipote possa perdere tre grammi se non beve il latte, incerta se chiamare l' ONU o l' organizzazione mondiale della sanità, e convinta che la mancata assunzione del bianco liquido causi ritardi nella crescita,

Rimpiangere i puffi

La famiglia in blue jeans non ama la TV. Rettifica: la famiglia in blue jeans non ha il tempo o la voglia di guardare tanta TV. Ci capita di guardare pezzi di Doctor House ogni 15 giorni, non capendone un emerito, e, a volte, la carrellata di rai tre dalle 14.00 alle 15.30. Oggi il Tu ha fatto un pochino di zapping mentre io facevo i piatti e ha trovato i cartoni della Worner Bros su italia uno. "amore, guarda, come quando eravamo piccoli noi" e si è messo a giocare col nano. Non che me ne fregasse molto (dei cartoni), visto che ero alle prese con le pentole e i fornelli. Comunque a un certo punto l'ho sentito dire "non è possibile" ed è arrivato incavolato nero in camera da letto, col Nano in braccio e la faccia arrabbiata. "?" faccio io. "E' uno schifo! indovina cosa trasmettono a quest'ora tra un cartone animato e un filmetto per bambini?" "?" "GOSSIP GIRL!" risponde lui "e sai come inizia il prologo?&q

L'istrice

L'Istrice (Hystrix cristata Linneo , 1758 ) è un mammifero roditore della famiglia degli Istricidi . L'istrice viene spesso chiamato con il nome comune di porcospino; esiste però un uso improprio e colloquiale di questo nome per designare il riccio . (da Wikipedia) Vi assicuro che la cosa non è esatta. La vera dizione dovrebbe essere: L'Istrice (Hystrix cristata Linneo , 1758 ) è un mammifero roditore della famiglia degli Istricidi . L'istrice viene spesso chiamato con il nome comune di porcospino; esiste però un uso improprio e colloquiale di questo nome per designare La Mamma in Blue Jeans . Con fantastica foto della suddetta mamma in questi giorni. Dovrò contattare Wikipedia e avvertirli dell'errore. Sono passati giorni e continuo ad avere un Nano malato e un pc in assistenza; con in più un marito contagiato dai malefici batteri gnomici... DocBrix, il pediatra, mi ha sbattuta fuori dopo tre minuti e la frase "ha solo un brutto raffreddore, passerà e le

Gnomici Germi e feticismo da Nano

Due immani tragedie si sono avvicendate nel corso degli ultimi cinque giorni: un virus infido e bastardo ha azzoppato il mio pc (nel senso che una mattina l'ho acceso e...sembrava Natale: ERA TUTTO BIANCO!) quindi devo rubacchiare quello del Tu per avere un contatto con la blogosfera. come dicono a Bari, il Nano è caduto malato(!). Se la prima cosa è oltremodo seccante, la seconda sta annientando la famiglia in blue jeans, minando le sue radici di pace, tranquillità e vita molto hippie. Perchè i malefici germi del Nano hanno una maniera subdola di agire: il giorno lo lasciano in pace, e quindi lo vedi zompettare per casa con la candela al naso, vispo come una vespa. Arriva l'ora dei dormire e...BUM: 'sto stronzo di un germe fa magicamente alzare la temperatura di mio figlio (ma non abbastanza da usare la santa tachipirijgna) condannando me e il Tu a una notte insonne dopo l'altra, tra aspiratori nasali e pomate balsamiche. La variante l'abbiamo avuta stanotte; nient

Premiati!

Ho ricevuto questo premio da Diletta e le dico mille grazie ancora, l'essere premiata per il mio blog è una cosa davvero fantastica. Lo devo girare a 10 blogger.Queste sono le regole:incollare il francobollo e riferire il nome del blog-mittente spedirlo ad altri 10 blogs chiedendo loro di pubblicare le regole e assicurarsi che il francobollo passi ad altri affinchè si conoscano nuovi blog. And the winner is: MammaCattiva: perchè tra mamme "cattive" ci si intende. Carpina: l'unica altra blogger pugliese che io conosca. Elena : che mamma non lo è, ma lo vorrebbe essere tanto. Valentina: perchè è una davvero tosta. Diana: che è una tosta pure lei. Laura: primissina blogger a scrivere sul mio blog. Luca: un fantastico papà-blogger. Barbara: fonte di ricette, consigli, idee sfiziose e molto altro! Bemz: che sarà una mamma fantastica, e si merita indiscutibilmente un premio solo per il sio straordinario coraggio. Wonderland: il primo blog che ho scoperto, e che mi

Malanni e filosofia Disneyana

La casa in blue jeans è sottosopra: da venerdì notte il nano è "malato". Niente di serio, intendiamoci : febbriciattola , naso chiuso e tonnellate di muchi-catarri-et- similia . Con conseguente fine della mia pace mentale e fisica. Per la fisica, pazienza: ho tenuto in braccio mio figlio (quasi 11 kg ) per 48 ore... ma se lui ti guarda, alza le braccine e dice mamma... pazienza per il mal di schiena. Più seccanti sono le immancabili perle di saggezza che mi sono dovuta sentire: "ecco, lo vedi, è colpa dell'asilo!" (e TUA, MADRE DEGENERE, che ce lo hai mandato) "è che voi lo fate uscire troppo" "così impari a non fargli il vaccino per l'influenza" "è che lo fate uscire troppo poco" "lo copri troppo" "lo copri poco" "casa tua è fredda" "e adesso come facciamo per il pranzo di domenica?" "dagli l'antibiotico" "dagli la tachipirina " "fagli l' aereosol "

Sì, io mi ricordo...

Mi ricordo il viso di mia mamma: avevamo dormito abbracciate, come quando ero piccola. E mi ricordo la luce dorata e frizzante di una mattina d'ottobre. E i sorrisi della ragazza che mi acconciava i capelli, e il profumo della lacca e del sapone e un barista che grida "auguri, dottorè", e il mio papà che apre la porta mi dice "sei in ritardo". Mi ricordo il bianco del mio vestito, e le risate fatte con le amiche che mi hanno aiutato a vestirmi. "Cavoli, sono già le dieci, faremo tardi sul serio... lui mi aspetta...e sa che io non faccio mai tardi. Eccoci in strada, sei emozionato papà? No, io no... devo solo dire sì al momento giusto, no? Guarda che sole... alla faccia di chi diceva che era da stupidi farlo ad ottobre... cavoli, ci siamo... forza papà, facciamo finta che è una finale dei cento metri, solo che dobbiamo camminare su questo tappeto verde e non correre... non piangere papà, vedi, io sono felice e non piango." Mi ricordo di essere inciampat

Candele nella notte

Navigando senza meta, mi sono imbattuta in questo post . L'ho letto tre volte, e ho versato qualche lacrima. Non sapevo che Ottobre fosse il mese del ricordo. Il ricordo di bimbi nati e morti dopo poche ore, di bimbi nati morti, di gravidanze mai treminate. Parlare di queste cose, almeno nella mia realtà, è considerato sconveniente, da maleducati. Fare finta di niente, perchè non bisogna ricordare, non ci si deve "guastare la giornata" con pensieri tristi; questa è la procedura da seguire. Credo che ci sia alla base una profonda ignoranza, un'incapacità di accettare un evento tanto terribile quanto assurdo, la morte di un bambino non ancora nato. Mi viene in mente la bisnonna di Davi, nonna del Tu; lei perse la sua prima bambina che aveva pochi mesi, d'influenza. Poi ha avuto altri figli, ha vissuto la sua vita. Pochi mesi prima che io incontrassi il Tu, lei è rimasta vedova, e i figli hanno deciso che non poteva più vivere da sola, quindi hanno venduto la casa e

Week-end (lungo) con il Nano

che sembra un pò "week-end con il morto" (ricordate quel film?)... Giovedì la famiglia in blue jeans è partita alla volta di Rimini, dove il capofamiglia aveva una riunione di lavoro. Visto che il 16 c.m. è il nosto anniversario, ne abbiamo approfittato per fare la tanto desiderata vacanza. Il Tour prevedeva: San Marino (solo io e Davide, perchè il Tu lavorava porello ) Perugia Assisi e Norcia Ho imparato alcune cose fondamentali: se tuo figlio è un cicciobombocannoniere evita San Marino (a meno di non avere un'altro che spinge il passeggino al posto tuo); strade in iper pendenza, e nonostante il nano non sia un peso massimo, mi hanno fatto venire i calletti alle mani. Comunque, il ministato è da vedere. Paesaggi deliziosi, atmosfera gioviale e persone cortesi. Perugia: bellissima. E' come entrare nel cinquecento o giù di lì. Poco attrezzata per i nani ( e quando mai?) offre anche lei una serie di salite-discese-discese-salite niente male. Assisi. Senza parole. Andate

la regalite e i regali stagionati

Nonnaccì, mamma del Tu e nonna del Nano, tormento di mamma in blue jeans, ha un vizio sopra tutti. SPENDERE. Non che sia una mano bucata, anzi, è attenta a come e quanto spende, ma diciamo che è affetta da regalite , patologia che colpisce nonni e zii che si cura solo a furia di botte sulle dita e urlacci da parte di genitori che non vorrebbero fare dei propri rampolli un esercito di piccoli mostri viziati che sanno dire solo VOGLIO. Questa sua abitudine, sicuramente dettata dall'affetto, è stata più e più volte redarguita da me e dal Tu, per una serie di ottime ragioni: 1) il Nano non ama i giocattoli, nel senso che gioca con tre e dico tre cose. Il resto marcisce nel bidone porta giocattoli a casa. 2) se adesso gli compri una scemenza solo perchè la guarda e fa "GHI", tra qualche anno gli prenderai la playstation o il motorino o un televisore al plasma 42"? eccetera eccetera... L'anziana signora, strafregandosene come al solito, ha deciso che i regali si fanno

Giveaway giocattoli creativi

Mamma felice lancia un gioco e (oltre a ringraziarla perchè penso che farò un mucchio di regali di Natale da Giocattoli creativi) quindi GIOCHIAMO. Il sito di Erika è delizioso, i giocattoli sono fantastici e decisamente molto meglio delle solite cose chicco o clementoni. Segnalo: Daisy Box Castello: già mi vedo il nano che butta le costruzioni giù dal balcone. Poi: Concertina: fisarmonica da nani. Troppo divertente. E.. numero tre: Set da pesca. Per giocare nella vasca da bagno. Buon divertimento a tutti!

L'inguaribile romantica

Mi sono sempre affezionata alle cose. Mi ricordo i pianti disperati quando, a quattro anni, papà mi comunicò che il nostro televisore, una roba vintage meravigliosa, verde, rigorosamente B&W, sarebbe diventato un cubo. Adesso è in montagna, alla casa delle vacanze, e fa l'oggetto di arredamento. Ho pianto quando ho dovuto lasciare il mio vecchio zaino per un jollinvicta: non ci stavano più i libri e le cuciture rischiavano di cedere sotto il peso della cultura. Mi è venuto il magone quando ho cambiato casa, e in mille altre situazioni. Adesso cambiamo auto. Fino ad ora un citroen berlingo, detto l'Opima , ha provveduto al trasporto della famiglia in blue jeans. Ha trasportato me e il Tu nelle nostre vacanze on the road, in cui si moriva dal caldo per l'assenza di aria condizionata. Ha caricato pacchi su pacchi, nei mille e più traslochi della nostra vita. Ha portato cani investiti, gatti e un quantitativo notevole di bestie varie, correndo verso l'ambulatorio, e poi

Il caffè della mattina

Mamma A.: 29 anni tre figli di 5, 3 e 0,2. Infermiera, ride dei suoi chili di troppo, sballottola la nana piccola da una parte all'altra e scopre una tetta gigantesca al primo segnale di famefamefame. Parla in continuazione con una cadenza leccese stretta e alla velocità della luce. Però è simpatica. Mamma B: 34 anni, un aborto alle spalle e un nano terminator di 18 mesi. Fa conferenze sulla sua travagliata storia ginecologica e rabbrividisce all'idea di fare un'altro figlio. Lavora nella pubblicità alla coop e cerca di far istituire un nido aziendale (e ha tutta la mia solidarietà). Mamma C: età indefinita, una nana di 13 mesi e un'aria sbattutissima. Mentra a spetta la nana fuori dall'asilo studia per un concorso che dovrebbe farle ottenere un assegno di ricerca all'università (di assunzione manco a parlarne) Mamma D: io. trentanni eccetera, nano di 14 mesi e desiderio di prole in pancia. Questo è il simpatico quartetto che prende il caffè al bar vicino alla

Manie di protagonismo

Io: " all'asilo è diventato bravissimo: la maestra dice che è socievole, mangia...davvero un tesoro!" Nonna-in-blue-jeans: "amore di nonna..." Il Nano: "MAMMAMMAMMAMMAMMAMA!" N.i.b.j: "Nonnippo! Nonnippo! Davide dice mamma!" Nonnippo: "ha detto NONNO!?!" N.i.b.j: "No, ha detto Mamma" Nonnippo: "ah, vabbè.." Telefonata quotidiana in calabria saudita ai miei genitori. Che si commenta da sola...

...fa-nno-ciao!

Sono quattro. Hanno nomi impromunciabili: Tinky Winky, Dipsy,Laa-Laa,Po. Sono viola, verde, giallo e rosso. Hanno un'antenna in testa e un televisore incorporato nella pancia. Parlano una buffa lingua commentata da una qualche Entità Superiore che non sa dove sia di casa il congiuntivo. Sono i Teletubbies. E sono entrati in casa mia. Premessa: che esistessero lo sapevo grazie alla pubblicità in TV, ai giocattoli e a una zia che è irresistibilmente attratta da questo genere di cose. Di qui a comprare un DVD per il nano... mi sembrava presto, o non lo trovavo, o qualche altra scusa. Oggi arriva A., trimamma di G., M. e S., sventolandomi un DVD sotto il naso. "Così anche Davide può iniziare a divertirsi!" Grazie: ma non mi sembra che in nano muoia di noia. Anzi... Forse ho sbagliato a dirle ieri che l'ultimo DVD che il nano ha visto (anzi, ha subito) era un film con Antonio Banderas che insegna a ballare a un gruppo di ragazzi di strada: sicuramente non il massimo per un

Nanoteca e genitori in libera uscita

Continua l'inserimento del magico gnomo all'asilo. Il che si traduce per me in 2 o 3 ore di chiacchiere con le altre mamme e un papà fuori dalla struttura stessa, ma sempre a portata di mano. Sarà una perdita di tempo colossale, ma è A) rilassante, B) parecchio istruttiva. Ho scoperto che il mondo dei neogenitori è vario, caleidoscopico e divertente (a tratti), e che devi sempre ringraziare Dio per il nano che ti ha dato, chè poteva andarti peggio. 1) IL SONNO: le mamme fanno a gara per chi dorme di meno, valgono le ore di ninna, l'orario in cui si va a letto, le richieste nel cuore della notte e il numero di levatacce. Attualmente è in cima alla classifica M, 18 mesi, che si sveglia 6-7 volte a notte, urlando "agga" (acqua), "atte"( latte), o mmammmma, va a letto alle 23 se va bene e dormirà in tutto quattro ore; tutto raccontato da un papà munito di occhiaie grigio-fumo-di-Londra. 2)LA PAPPA: "quantomangiacosamangiamavomitarigurgitahadiarreabeved

Rimpianti

Ci sono cose che fanno male anche se passano anni; ferite che non si rimarginano mai del tutto. Quando non ero Mammainbluejeans,ma solo una ragazzina cicciottella e con la testa piena di sogni, Nonna in blue jeans mi iscrisse al Liceo classico, nella città di T, dove vivevamo allora. Eravamo in 27. Io una dei quattro anticipatari, gli altri un anno e passa più grandi di me. Era un mondo nuovo: fatto di lezioni pesanti, di compiti in classe e di uscite, appuntamenti in bagno, sigarette fumate di nascosto. Io assistevo, impacciata, bambina nel fisico e nell'animo, ai primi amori di miei compagni di classe, alle ragazzine che si truccavano e mettevano le minigonne per sembrare sexy. agli inizi le trovavo un po' patetiche. Non si curavano di me, nè io di loro. Avevo la mia vita fuori dalla scuola, una vita infatile, perchè le mie amichette erano uno, due anni più piccole di me; non mi poteva bastare? Ovviamente no. Cominciai a cercare di attirare l'attenzione, nell'unico mo

Metti che ...

..un sabato ti svegli. C'è il sole, gli uccellini, un nano che ti ha fatto dormire 7 ore, un marito che ti ha riempito di coccole la sera prima.. Metti che hai lo strudel di mele nel forno, fai il caffè, il biberon per il nano. Fate colazione con calma, come se fosse vacanza. Metti che un sabato hai voglia di fare un salto al mercato, a comprare frutta e verdura fresche, e poi al super per fare la spesa tutti e tre insieme. Metti che un sabato è l'ultimo sabato che la ludoteca del parco è aperta, e vuoi portarci assolutamente tuo figlio, che finalmente non ti si attacca addosso come una cozza quando siete lì. Metti che un sabato arrivano cognati e nipotini, mandando a puttane la tua meravigliosa organizzazione. Che fai? Alla fine sei contenta, perchè non li vedi mai; perchè vuoi che il nano giochi con i cuginetti. E ristravolgi tutto. Niente mercato, niente spesa. Ti fiondi in profumeria dove spendi 50 euro per un set da bagno fighissimo di Elizabeth Harden (e ti chiedi, ma com

Soap made in bari

Circa sei mesi fa, sfatta dall'immane fatica di badare a un Nano, una casa, un marito e un ambulatorio, mi sono decisa ad assumere una "signora delle pulizie" almeno per l'ambulatorio. Una cliente mi raccomanda la cognata della signora-delle-pulizie di sua mamma, e Nicoletta è arrivata tra di noi. Di lei mi avevano detto che aveva circa trentacinque anni, era orfana di madre e veniva fuori da un periodo di depressione. Io, che ho un debole per gli sfigati, l'ho assunta subito. Bassina (io sono più alta di lei di tutta la testa), con un "occhio a ponente e uno a levante", parlantina supersonica (con accento barese stretttttttttto), Nicoletta, obiettivamente, non era un genio, neanche nelle pulizie. Dalle sue chiacchiere (anzi, da quello che capivo delle sue chiacchiere) so che aveva un cane alto come un cavallo a casa, di cui il padre si è liberato quando ha rotto il frigorifero (non chiedetemi come perchè non l'ho capita), cantava nel coro della chie

La nanoteca e i consigli paterni

"...allora, se le prendi di prima, le dai di seconda; un tuzzo* tra naso e denti e un pugno nella pancia..." "Amore, ma cosa dici al Nano?" "Zitta tu, lo sto istruendo; non si sa mai chi può incontrare all'ASILO" Ebbene sì, anche per noi è arrivato il primo giorno di asilo. Con gli "in bocca al lupo" del pediatra (che ci tira i piedi pronosticando una lunga serie di malanni) e un nodo allo stomaco, stamattina siamo andati tutti e tre alla "Nanoteca", per iniziare l'inserimento del Nano. Ci accoglie Angela, duecento chili di morbidezza materna, che ci presenta le "zie" (maestre no?). Sono 4 per 18 bambini di età variabile dai 12 ai 18 mesi. In classe troviamo: Laura, Lilia, Martina e Melissa: tutte total pink. Luigi: che si attacca al Tu qule unica presenza maschile. Davi si guarda intorno, sorride alle "zie", ai bimbi; poi lo metto a terra e.... se ne va. Pianta in asso la sua mamma, scoglio su cui sbava, e i

Mamma polemica

Sabato. Incavolata nera per l'assenza del Tu, porto Davide al centro per la cultura ludica del parco 2 giugno, vicino casa. Stranamente ci sono nani della sua età, e lui, dopo aver fatto la cozza con la mia gamba sinistra -che faceva da scoglio- si è un pò sciolto e ha iniziato a... bhe , giocare è una parola grossa, diciamo a socializzare . Al calar delle tenebre andiamo nella stanza dei nani, una palestra con tappetini colorati, giochi 0-5 ,piscina delle palline e due grossi cartelli: QUESTO SPAZIO E' RISERVATO PER I BAMBINI DA 0 A 5 ANNI e TOGLITI LE SCARPE ANCHE TU CHE SEI UN ADULTO No problem . Tolgo le scarpe al nano e mi sfilo gli infradito. Siamo dentro. Ci sono 3 o 4 nani e una ragazzina ... una ragazzina?????? cavolo, quanti anni avrà? 7, 8? che faccio, le dico di andare via? alla fine sto zitta, perché la bimbetta sta tranquilla a fare i fatti suoi però... vedo che ha le scarpe. "bimba, se vuoi giocare qui devi toglierti le scarpe" " perché ?"

L'infanzia negata

Bari, quartiere J, ore 15.30. Io e il Tu siamo in macchina, diretti verso l'ambulatorio. Strada nota, sempre la stessa. E INVECE NO, QUALCOSA DI STRANO STAVOLTA C'E'. Ci sono tre ragazzini che scavalcano il muro tra la Chiesa e il centro per i ragazzi; e sono carichi di secchi, scope e mazze per lavare a terra. Il Tu inchioda, io scendo dalla macchina gridando -nel mio perfetto italiano- hei , cosa credete di fare?- e - non è roba vostra -. Come se non fosse palese che a loro non gl'importa un piffero che quella sia roba altrui. Li guardo: hanno 9, 10 anni. Forse 11. Bambini con la pelle dorata dal sole estivo, i pantaloncini corti e le ginocchia sbucciate. Ragazzini che per ingannare la noia hanno pensato di entrare in chiesa, prendere quello che trovavano -e per fortuna sono entrati solo nel ripostiglio, e scappare. Per fare una bravata. Per dimostrare che loro sono dei " fighi ", che sono "grandi", che devono avere il "rispetto". Capi

Why not?

La BiMamma Laura mi ha inviato un giochino, "descrivi te stessa in 15 punti". Vista l'ennesima nottataccia, lo stress da superlavoro a singhiozzo, la partenza del Tu stanotte con 24 ore di preavviso, preferisco rispondere a lei che scrivere un post corrosivo su come mi sento. Appartengo alla categoria semi-tappi: centosessantacentimetri barando appena appena. Sono una Calabrese DOC: capelli castano scurissimi (la mia unica bellezza) e occhi un pò castani un pò verdi. Adoro i Jeans (ma và?); con t-shirt, camicie, giacche, tacchi, infradito e scarpe da ginnastica. A potere me li sarei messi anche per il matrimonio (con conseguente brutale omicidio da parte della mamma dello sposo) Coltivo un'insana passione per i Beatles, e uno dei miei più grandi rammarichi è che non potrò mai assistere a un concerto dal vivo (!). Sono una casalinga disorganizzata. E fiera di esserlo. Ritengo l'ignoranza la causa dei mali del mondo, e il giorno della mia laurea il più bello della m