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sottovuoto

due giorni.

ho vissuto gli ultimi dieci in maniera il più normale possibile.
facendo lavatrici come una disperata.
attaccandomi alle mie to do list.
isolandomi con il Tu appena possibile, rubando tempo al mondo per respirare la sua pelle e restare lì, muti, due innamorati che non sanno cosa dire.
in realtà non serve parlare.
dopo tutti questi anni abbiamo imparato a comunicare con un tocco.
stiamo lì, accucciati sotto a un plaid, a far finta di guardare un telefilm.
cerchiamo attimi di normalità, di meravigliosa routine, con o senza bambini.
vivo sottovuoto.
so che terrò botta per le prime settimane: la sindrome da prima della classe prenderà il sopravvento e io sarò super: sveglia presto, faccende domestiche varie, scuola, cane, lavoro, attività extrascolastiche x 3, casa, cena, letto. se l'adrenalina tiene potrei anche studiare un pò.
mi truccherò tutte le mattine, mi metterò a dieta, prenderò gli appuntamenti con il dentista e andrò a vedere le partite di basket.
stamperò il calendario del countdown fino alla partenza da Bari, e ogni mattina faremo una croce rossa sulla casella interessata.
un giorno in meno.
funzionerò ad obiettivi, come quando ero studentessa, e l'esame di fisiologia due era la mia bestia nera.
faremo chiamate via Skype. sbircerò case vittoriane con un pezzetto di giardino. scuole dai nomi altisonanti con divise Harry Potter-style.
prepareremo il pacco-per-papà, con spaghetti, salsa e disegni, per farlo sentire un pò più a casa.
e scriverò...
il blog mi ha salvato dalla depressione post partum dieci anni fa.
sarà il mio salvagente anche adesso...

Commenti

Carpina ha detto…
E che blog sia allora!
So long as it works ;-)

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