Passa ai contenuti principali

Io sto con Claudia*!

Domenica mi sono alzata alle 6.00 al grido di "mamma" che stava per "Donna, nutrimi!".
Ho fatto due bucati, messo la lavastoviglie, giocato col nano.
Gli ho fatto il bagno (impresa titanica), l'ho vestito e ho spolverato in soggiono.
Alle 9.00 ho buttato giù dal letto il Tu, che continuava a ronfare.
Mentre lui ciabattava in pigiama e si abbuffava di latte e biscotti, ho steso i bucati, rifatto il letto, mi sono fatta una doccia e ho spazzato in mezza casa.
Mentre lui si lavava e passava tre quarti d'ora in bagno, io ho preso accordi per andare a trovare T&L che hanno avuto una bimba. Con solo mezz'ora di ritardo usciamo di casa.
Arriviamo da T&L e il nano passa mezzora a fare la cozza ppatella su di me: poi si scioglie e inizia a giocare con Matilde, la "figlia grande". Io azzardo un'occhiata alla neonata Amanda, ma una cosa rapida perchè altrimenti matilde si ingelosisce.
Torniamo a casa col nano dormiente; preparo il pranzo e perso che mi venderei un rene per un'ora di sonno. Finiamo di mangiare e il nano si sveglia, vispo come una vespa. Cucino per lui, lo faccio mangiare e sparecchio. Quando approdo in soggiorno il nano gioca tranquillo sul tappeto è il tu giace in stadio siml-homer simpson sul divano. Ha anche la bavetta tipica del'omone giallo.
Sono le tre. Fino alle cinque mi dedico a mio figlio con pazienza, amore e fantasia. Impilo cubi che lui butta giù, leggo trentadue volte la stessa storia, facciamo la guerra sul tappeto e mi faccio riempire di baci bavosi e mezze pernacchie. Mentre faccio il caffè il nano si arrampica sul divano e crolla vicino al suo papone, che si sveglia e lo deposita sul lettino.
"Amore, c'è qualcosa da fare?" fa lui con l'occhio abbottonato mentre beve il caffè.
Non lo doveva dire.
Mamma Gestapo lo spedisce a:
  • sbattere il tappeto del nano
  • passare la scopa in tutta la casa
  • riordinare lo stanzino
  • ritirare un bucato e stenderne un altro
  • dividere per bene i duecento chili di plastica vetro alluminio e carta che sono in un' unica busta sul balcone
  • buttare i duecento chili di immondizia nel loro bidone

Gongolando del mio sadismo, mi sono dilettata con la pulizia del frigorifero. Dopo dieci minuti mi accorgo che il tu non è occupato con nessuna delle attività impostagli.
Lo trovo sul balcone che sfoltisce il MIO peperoncino con le forbici da cucina.
"ma scusa, non mi avevi chiesto chi fare qualcosa?"
"Si, infatti la sto facendo"
"Ma potare il peperoncino non era sulla lista...."
"e allora? andava fatto comunque!"
OK, è una battaglia persa.
Comunque alla fine si mette sotto e porta a termine i suoi compiti (tralasciando lo stanzino). Si sveglia il nano e ricomincia la giostra; il Tu alle sette ci abbandona per andare in chiesa e io mi concedo una tisana allo zenzero e mi faccio una scorpacciata di Rai Gulp col nano. Lo so, non è il amssimo dell'educazione, ma almeno respiro per un'oretta.
Dio vuole che l'ora di pappa-pigiamino-nanna passi presto.
Preparo la cena, mangio per inerzia e metto la lavastoviglie.
Finalmente anche io crollo sul divano.
Lui fa:
"sai amore, sono proprio stanco... mi sa che me ne vado a letto"

Ho letto su un blog "i maschi sono la serie B del genere umano".
e io non posso che concordare.

*(Claudia De Lillo, autrice di non solo mamma)

Commenti

bstevens ha detto…
io pure, gasp!!! : ))
Unknown ha detto…
conosco quella bavetta tipica dell'omone giallo, ne ho un esemplare in casa...
il mio con la scusa che deve lavorare, e ora per due, si sente automaticamente scevro della responsabilità della conduzione domestica... il tuo almeno ti chiede se c'è da fare qualcosa.
un giorno di questi posterò un argomento al riguardo con foto del mio biscottino sul girello con l'aspirapolvere in mano, perchè sono dell'idea che vanno abituai da piccoli i maschi!!!!!
buona giornata!
Papàciaocacao ha detto…
Senza la serie B non ci sarebbe anche la A.
e poi siete voi che certe volte esagerate e pretendete troppo: abbiamo bisogno di ordini precisi e di solito li eseguiamo, ma con i tempi e i modi che riteniamo più opportuni.
MammainblueJeans ha detto…
@Laura: grazie, mi ci voleva!
@bstevens: potremmo fondare un club
@fradifri: io e lui facciamo lo stesso lavoro, solo che io sto sbattuta in ambulatorio 8 h al dì, lui se ne va in giro... anche io concordo sull'educazione dei nani maschi: se il mio Tu è così è perchè gli hanno insegnato che non è "da maschio"... anzi, lui, limitatamente, mi aiuta!
@papàciaocacao: SCUSE!
diana ha detto…
sottoscrivo.....classica frase del mio papone "Ma non sarai mica stanca???"....ma vaffannnn....cuore!!!!
pollywantsacracker ha detto…
oddio, sembra una delle mie domeniche. per fortuna almeno dell'uomo casinaro me ne sono liberata, un po' di lavoro in meno...
Laura GDS ha detto…
Emh.. scusa non so come contattarti altrimenti: spero non ti spiaccia, ma oggi mi sono messa a sistemare un po' di links nei miei blogs, e ti ho aggiunta.

Post popolari in questo blog

A delinquere S.P.A.

Sapevo che sarebbe successo, prima o poi. Ora di pranzo. La famiglia in blue jeans è a tavola, io e il Tu alle prese con una pasta alle zucchine e il nano tutto intento a "ciucciarsi" un pezzo di pane. Sembra contento. Lo tengo d'occhio, nel caso in cui stacchi -rigorosamente SENZA denti-, un pezzo di pane troppo grosso. E' un attimo: "AAAAAAEEEEEEEEHHHHH!" strilla il nano. Il cane-in-blue-jeans si materializza di fianco al seggiolino, tende il muso con lo sguardo umido e un pò patetico tipico del bastardino,e con la delicatezza più delicata del mondo (!!!!!!!!!!!!!) apre la bocca di 2, 3 cm. Il nano ride, butta uno sguardo a suo padre (complice già da ora) e allunga la manina col pane inzuppato di saliva. Macli apre un altro pochino la bocca, e tira via con dolcezza il bocconcino che il suo minipadrone gli offre. Il Tu mi guarda; è tutto fiero della sua prole -umana e no- e allunga al nano un altro pezzo di pane. Cinque minuti: "AAAAAAEEEEEEEEHHHHH!&q

la terza volta

la prima volta ero una sposina appena rientrata dal viaggio di nozze. avevo questi due giorni di ritardo e mi dicevo "ma nooooo". Ho comprato un test in pieno centro, lontano anni luce da chiunque potesse conoscermi. L'ho tenuto in borsa tutta la sera, fino a quando il Tu, ostentando sicurezza (della serie, non può essere successo a noi...abbiamo deciso di goderci un pò la vita matrimoniale, che da giugno ci proveremo...ma dai, stai tranquilla). mi fa "dai facciamolo!" Tampone, timer della cucina. Passa un minuto. Io mi copro gli occhi (che vigliacca) e lui, rosso peperone, mi fa "Susina sono due!!!!!" intendeva due linee, non due nani. Io comincio a ridere come una pazza isterica, lui mi abbraccia e fa "scusa , DEVO ANDARE  A DORMIRE!" e mi lascia lì, sul pavimento del cucinino, a inghiottire incognite e lacrime. era il 19 dicembre. Davi sarebbe nato sette mesi dopo. la seconda volta gli avevo detto. "voglio un altro figlio" e l

gli amici si vedono nel momento del bisogno

nell'ordine, mi hanno chiamato: la mamma del fantomatico futuro genero (nano ottenne che a quattro hanno ha chiesto la mano di Polpetta al di lei padre -con conseguente tracollo nervoso-, a sei si è presentato a Nonnaccì come  il "ragazzodituanipote" e a sette ha candidamente ammesso che la Nana è la prima del suo cuore) che oltre all'immancabile comestai? ci ha invitati a cena. il minigenero, che stupido non è, ha asserito che lui senza la nana non può stare. e che dovrà convincere i suoi a trasferirsi a Londra (per i nani dire Londra e dire Uk è la stessa cosa). la mamma dell'amichetto storico del mininano. gentile e discreta. in realtà sta andando in pezzi lei e le ho girato il numero dell'amica psicoterapeuta alla quale rompo le scatole ogni tanto. la figlia della vicina di casa. la moglie del mio dottore -nonchè chitarrista nel gruppo del Tu. una cliente. mia sorella. la mia mamma. gli amici o hanno molta fiducia in me o non sono poi così tanto