Bari, luglio 2002. Discoteca all'aperto con un nome francese (Renoir? Baudelaire?), tanti ragazzi, forse cento, tutti con due cose in comune: studiano veterinaria e festeggiano la laurea di B., C., e O. I primi che ci sono riusciti. Io c'ero. Con un paio di immancabili jeans a vita bassa, un top nero con lo scollo all'americana, sandali infradito con la zeppa. Un gran sorriso e la mia massa di capelli. Sono arrivata in macchina con un ragazzo in camicia celestina e pantaloni scuri, e lo stomaco mi fa le capriole ogni volta che lo vedo. Sono euforica... e faccio quello che la gente fa quando è euforica: la pazza. Sono felice per i miei amici, perchè è una bella serata, perchè mi sento bene. Ballo come un'invasata, bevo di tutto di più. Lui mi guarda, sorride (in realtà è un pò imbranato)...mi chiama spugnetta, per la quantità di birra che riesco a buttare giù restando sobria. Potenza dell'adrenalina e dei 23 anni! Rido e ballo... e poi il barman, che ovviamente si s...
loro sono tre, io sono una. tecniche di sopravvivenza per mamme incasinate.