Diciotto è un numero strano. Sa di traguardi, di conquiste, di indipendenza. Insomma, è una cosa seria.
Ieri il mio nanetto ha tagliato il traguardo dei diciotto mesi.
Quando è nato, dopo un cesareo d'urgenza, mi hanno permeso solo di dargli un'annusatina e poi via in maternità, lontano dalla sua mamma (che, tanto per la cronaca aveva le mani legate -giuro-al tavolo operatorio).
Era davvero un nano. Una mia amica -schifosamente onesta- disse: "ma sembra un feto!".
Nonnaccì era dubbiosa ("madò, è che è gracile, si ammalerà sempre, attentaallecorrentidaria,alsole,allaluna,iltuolatteèpoco,ètroppo,glifaivenirelecoliche,..") Nonna in blue jeans mi aiutava, scavalcandomi spesso e volentieri.
Io e il Tu innamorati persi di questo cucciolo d'uomo.
Diciotto mesi dopo ci ritroviamo ottantasei centimetri di nano, munito di riccioli biondi e mani paffute, che corre da una parte all'altra. Ha un vocabolario striminzito (mamma e pappa), indica tuti gli animali (ma ripete solo il leone), ha un debole per l'aspiarapolvere, la ciotola del gatto e i libri. Mangia di tutto -domenica si è spazzolato orecchiette al pomodoro e basilico-, sa usare il cucchiaio da solo, arriccia il naso e gli occhi quando fa una monelleria di cui è particolarmente orgoglioso, sa dove è il "do" sulla tastiera del papà e ama schifosamente un chitarra che ha avuto da un amico; ha una passione per Alessia Marcuzzi (quando c'è la pubblicità dell'activia fa l'occhio da triglia e si imbambola), per la palla e per le suonerie oscene che passano in TV (ma che nervi!). Se vuole qualcosa ti prende per mano e ti indica l'oggetto del desiderio; se non l'accontenti fa finta di piangere, con tanto di piedi sbattuti e capocciate su divano. Dopo due minuti capisce che sua mamma è reduce del movimento hitleriano e che non l'avrà vinta, quindi si calma e fa qualcos'altro. Gli piace disegnare (ossia scarabocchiare qualsiasi superfice, cartacea e non) e ascoltare me che gli leggo le filastrocche.
Sa dare i bacini. Ma solo a me e al Tu (della serie "nonni friggetevi!").
Diciotto mesi fa nasceva mio figlio.
Oggi ci chiediamo come abbiamo fatto a essere felici prima.
Ieri il mio nanetto ha tagliato il traguardo dei diciotto mesi.
Quando è nato, dopo un cesareo d'urgenza, mi hanno permeso solo di dargli un'annusatina e poi via in maternità, lontano dalla sua mamma (che, tanto per la cronaca aveva le mani legate -giuro-al tavolo operatorio).
Era davvero un nano. Una mia amica -schifosamente onesta- disse: "ma sembra un feto!".
Nonnaccì era dubbiosa ("madò, è che è gracile, si ammalerà sempre, attentaallecorrentidaria,alsole,allaluna,iltuolatteèpoco,ètroppo,glifaivenirelecoliche,..") Nonna in blue jeans mi aiutava, scavalcandomi spesso e volentieri.
Io e il Tu innamorati persi di questo cucciolo d'uomo.
Diciotto mesi dopo ci ritroviamo ottantasei centimetri di nano, munito di riccioli biondi e mani paffute, che corre da una parte all'altra. Ha un vocabolario striminzito (mamma e pappa), indica tuti gli animali (ma ripete solo il leone), ha un debole per l'aspiarapolvere, la ciotola del gatto e i libri. Mangia di tutto -domenica si è spazzolato orecchiette al pomodoro e basilico-, sa usare il cucchiaio da solo, arriccia il naso e gli occhi quando fa una monelleria di cui è particolarmente orgoglioso, sa dove è il "do" sulla tastiera del papà e ama schifosamente un chitarra che ha avuto da un amico; ha una passione per Alessia Marcuzzi (quando c'è la pubblicità dell'activia fa l'occhio da triglia e si imbambola), per la palla e per le suonerie oscene che passano in TV (ma che nervi!). Se vuole qualcosa ti prende per mano e ti indica l'oggetto del desiderio; se non l'accontenti fa finta di piangere, con tanto di piedi sbattuti e capocciate su divano. Dopo due minuti capisce che sua mamma è reduce del movimento hitleriano e che non l'avrà vinta, quindi si calma e fa qualcos'altro. Gli piace disegnare (ossia scarabocchiare qualsiasi superfice, cartacea e non) e ascoltare me che gli leggo le filastrocche.
Sa dare i bacini. Ma solo a me e al Tu (della serie "nonni friggetevi!").
Diciotto mesi fa nasceva mio figlio.
Oggi ci chiediamo come abbiamo fatto a essere felici prima.
Commenti
Auguri per il complimese!!
bacio,
carpina
cmq complimenti per il giovanotto...e ri-cmq attenzione che fra un pò arriva il post sui 18 anni, mamma mia quanto corre il tempo!!!
cristina
@Maggie: onestamente SI! è davvero una sagoma!
@bemz: lieta di saperlo!
@anonimo: non troppo in fretta!