E' un post triste. Scritto dopo giorni di pensieri, di riflesioni; scritto in più giorni, perchè non riuscivo a trovare le parole.
Dopo una notte passata a guardare Davi e Il Tu che dormono abbracciati, nel lettone.
Una mano sulla mia pancia, perchè il mininano già si fa sentire.
Mi sento in colpa, pur non avendone.
Sono triste per te, per la tua famiglia. Per le lacrime in cui ti senti affogare. Le parole non sono quelle giuste, ammesso che ne esistano. Mi sento anzi quasi inopportuna, ho paura chi crearti più disagio che conforto.
Ti abbraccerei, perchè in questo sono brava io, a consolare, ad abbracciare. Come con una sorella, vorrei tenerti stretta, e accarezzarti la testa.
Ho pregato, senza sapere neanche per cosa dovessi pregare... un briciolo di serenità, uno sprazzo di luce? Mi sembra assurdo pensare alla luce adesso.
Allora ho cercato di pensare...e mi guardavo le mani, cosa che faccio sempre quando non trovo risposte o domande... ed ecco, la piccola meraviglia in tutto queste dolore. Le mani.
Decine e decine di mani che volano sulle tastiere, chi veloce, chi scrivendo con due dita, mani che si intrecciano per cercare di darti calore, per farsi sentire. Mani che si stringono come una catena e ti afferrano, perchè non ti lasceranno affogare, ma cercheranno di tirarti fuori, di spronarti.
Sono le mani del popolo della blogosfera, le tue amiche e i tuoi amici a volte senza nome, che probabilmente non incontrerai mai, ma che ti amano e ti sono vicini.
Vedi questo piccolo miracolo.
Con tutto il mio affetto, Susanna
Dopo una notte passata a guardare Davi e Il Tu che dormono abbracciati, nel lettone.
Una mano sulla mia pancia, perchè il mininano già si fa sentire.
Mi sento in colpa, pur non avendone.
Sono triste per te, per la tua famiglia. Per le lacrime in cui ti senti affogare. Le parole non sono quelle giuste, ammesso che ne esistano. Mi sento anzi quasi inopportuna, ho paura chi crearti più disagio che conforto.
Ti abbraccerei, perchè in questo sono brava io, a consolare, ad abbracciare. Come con una sorella, vorrei tenerti stretta, e accarezzarti la testa.
Ho pregato, senza sapere neanche per cosa dovessi pregare... un briciolo di serenità, uno sprazzo di luce? Mi sembra assurdo pensare alla luce adesso.
Allora ho cercato di pensare...e mi guardavo le mani, cosa che faccio sempre quando non trovo risposte o domande... ed ecco, la piccola meraviglia in tutto queste dolore. Le mani.
Decine e decine di mani che volano sulle tastiere, chi veloce, chi scrivendo con due dita, mani che si intrecciano per cercare di darti calore, per farsi sentire. Mani che si stringono come una catena e ti afferrano, perchè non ti lasceranno affogare, ma cercheranno di tirarti fuori, di spronarti.
Sono le mani del popolo della blogosfera, le tue amiche e i tuoi amici a volte senza nome, che probabilmente non incontrerai mai, ma che ti amano e ti sono vicini.
Vedi questo piccolo miracolo.
Con tutto il mio affetto, Susanna
Commenti
Forse che le nostre mani che corrono sui tasti, possano tirarla su.
Bel post, davvero.
Pina
La Robi