Passa ai contenuti principali

Il CaiNano

Prendete due tizi.
Un lui e una lei munita di pancia abitata. Fateli stancare tanto tanto tantissimo, e non con follie erotiche o robe simili, ma sfiancateli di lavoro, tipo quasi tredici ore con piccolissime pause. Riempite quelle pause con un nano di due anni vispo come una vespa.
Avete un'idea della loro stanchezza?
Ecco. Sono due che hanno preso il letto e lo hanno spaccato in due, che vogliono solo una cosa: DORMIRE.
Sono due che, contravvenendo tutte le regole del bravo genitore, hanno preferito mettere il loro rampollo nel lettonbe piutosto che farsi ventiminuti di ninnananna per riaddormentarlo (alle due del mattino....).
Sono due che, poveri idioti, pagheranno a caro prezzo la loro leggerezza.
Il nano si trasforma in un sonnambulo tarantolato, che si esibisce in uno strabiliante repertorio di carpiati, capriole, calci, schiaffi e puzzette; ride, con quella risatina inquietante e diabolica stile ba,bola assassina, parla... dice "basssi...mamma bassi" (tradotto: baci mamma baci) e ti cerca, rigorosamente ad occhi chiusi, sbaciucchiando ogni centimtro di pelle nuda che riesce a trovare. Il tutto sempre contorcendosi.
E uno pensa, " ma porcapuzzola, non possiamo stare abbracciati stile bimba -tu- con orsetto -lui-?" Peccato che lui abbia le antenne e capti questo criptico segnale, vendicandosi all'istante: dopo il trecentoventiduesimo bacio si trasforma in caimano e comincia ad azzannare tutto (braccia, dita, pancia abitata). E CONTINUA A DORMIRE.
Ok basta, lei si alza per disperazione. Forse si può fare dieci minuti sul divano.
Non dico l'ora per decenza; trenta secondi e si sente il grido "lattuccio" mentre il cervello implora un caffè.
Il lui, liberato dall'acrobatico pargolo, spera di farsi un'oretta in tutta tranquillità: è un povero illuso. Quindici minuti e si ritrova il nano e il cane che si rincorrono attorno al letto, con uno -il nano- che per sfuggire al cane gli salta addosso, e l'altro -il cane- che non può salire sul letto, che ogni tanto gli butta una mozzicata (della serie "spostati!").
Alla fine anche lui si alza.
Buongiorno!

Commenti

barbaraetwins ha detto…
cosa si fa per sopravvivere...io l'ho fatto qualche volta... ma in casi di febbre...notti di seguito che non si dormiva...eccezioni ma non la regola xhè poi si abituano e non li scolli +...con il maschietto è andata bene...con la femminuccia ogni tanto gli riaffiora effetto cozza... ma tutti al loro letto ....
Trasparelena ha detto…
secondo me l'errore è stato portarlo nel lettone. Però l'avrei fatto pure io!
coraggio!!
minerva ha detto…
Scusami, io non sono mamma e non dovrei intromettermi.
Hai già provato a dare al Nano un tuo oggetto (maglioncino, sciarpa eccetra) che sia stato a contatto con te per molto tempo e che lui ricorda di averti visto addosso?
Baci
Minerva
Phoenix Rising ha detto…
Ti dico solo una cosa: dalla domenica al giovedì sera, la dolce metà dorme nello studio. Da qualche giorno il Vandalo ha ripreso a svegliarsi la notte. Sarà il freddo. Sarà la mammola acuta. Ma che ne so?
Ancora non morde. Però ieri, in un momento di humor, mi ha leccato il braccio... Secondo me, mio figlio passa troppo tempo con Isotta =)

Forza e coraggio, è un periodo e passerà! (ce lo diciamo tutte, no?)

Post popolari in questo blog

A delinquere S.P.A.

Sapevo che sarebbe successo, prima o poi. Ora di pranzo. La famiglia in blue jeans è a tavola, io e il Tu alle prese con una pasta alle zucchine e il nano tutto intento a "ciucciarsi" un pezzo di pane. Sembra contento. Lo tengo d'occhio, nel caso in cui stacchi -rigorosamente SENZA denti-, un pezzo di pane troppo grosso. E' un attimo: "AAAAAAEEEEEEEEHHHHH!" strilla il nano. Il cane-in-blue-jeans si materializza di fianco al seggiolino, tende il muso con lo sguardo umido e un pò patetico tipico del bastardino,e con la delicatezza più delicata del mondo (!!!!!!!!!!!!!) apre la bocca di 2, 3 cm. Il nano ride, butta uno sguardo a suo padre (complice già da ora) e allunga la manina col pane inzuppato di saliva. Macli apre un altro pochino la bocca, e tira via con dolcezza il bocconcino che il suo minipadrone gli offre. Il Tu mi guarda; è tutto fiero della sua prole -umana e no- e allunga al nano un altro pezzo di pane. Cinque minuti: "AAAAAAEEEEEEEEHHHHH!&q

la terza volta

la prima volta ero una sposina appena rientrata dal viaggio di nozze. avevo questi due giorni di ritardo e mi dicevo "ma nooooo". Ho comprato un test in pieno centro, lontano anni luce da chiunque potesse conoscermi. L'ho tenuto in borsa tutta la sera, fino a quando il Tu, ostentando sicurezza (della serie, non può essere successo a noi...abbiamo deciso di goderci un pò la vita matrimoniale, che da giugno ci proveremo...ma dai, stai tranquilla). mi fa "dai facciamolo!" Tampone, timer della cucina. Passa un minuto. Io mi copro gli occhi (che vigliacca) e lui, rosso peperone, mi fa "Susina sono due!!!!!" intendeva due linee, non due nani. Io comincio a ridere come una pazza isterica, lui mi abbraccia e fa "scusa , DEVO ANDARE  A DORMIRE!" e mi lascia lì, sul pavimento del cucinino, a inghiottire incognite e lacrime. era il 19 dicembre. Davi sarebbe nato sette mesi dopo. la seconda volta gli avevo detto. "voglio un altro figlio" e l

gli amici si vedono nel momento del bisogno

nell'ordine, mi hanno chiamato: la mamma del fantomatico futuro genero (nano ottenne che a quattro hanno ha chiesto la mano di Polpetta al di lei padre -con conseguente tracollo nervoso-, a sei si è presentato a Nonnaccì come  il "ragazzodituanipote" e a sette ha candidamente ammesso che la Nana è la prima del suo cuore) che oltre all'immancabile comestai? ci ha invitati a cena. il minigenero, che stupido non è, ha asserito che lui senza la nana non può stare. e che dovrà convincere i suoi a trasferirsi a Londra (per i nani dire Londra e dire Uk è la stessa cosa). la mamma dell'amichetto storico del mininano. gentile e discreta. in realtà sta andando in pezzi lei e le ho girato il numero dell'amica psicoterapeuta alla quale rompo le scatole ogni tanto. la figlia della vicina di casa. la moglie del mio dottore -nonchè chitarrista nel gruppo del Tu. una cliente. mia sorella. la mia mamma. gli amici o hanno molta fiducia in me o non sono poi così tanto