Mi ricordo il viso di mia mamma: avevamo dormito abbracciate, come quando ero piccola.
E mi ricordo la luce dorata e frizzante di una mattina d'ottobre.
E i sorrisi della ragazza che mi acconciava i capelli, e il profumo della lacca e del sapone e un barista che grida "auguri, dottorè", e il mio papà che apre la porta mi dice "sei in ritardo".
Mi ricordo il bianco del mio vestito, e le risate fatte con le amiche che mi hanno aiutato a vestirmi.
"Cavoli, sono già le dieci, faremo tardi sul serio... lui mi aspetta...e sa che io non faccio mai tardi.
Eccoci in strada, sei emozionato papà? No, io no... devo solo dire sì al momento giusto, no?
Guarda che sole... alla faccia di chi diceva che era da stupidi farlo ad ottobre... cavoli, ci siamo... forza papà, facciamo finta che è una finale dei cento metri, solo che dobbiamo camminare su questo tappeto verde e non correre... non piangere papà, vedi, io sono felice e non piango."
Mi ricordo di essere inciampata sul primo gradino, e di aver visto tante facce.
Ma ne cercavo solo una.
Mi ricordo che insieme, mano nella mano, abbiamo fatto dieci passi verso il prete con la faccia buona che ci sorrideva. Mi ricordo le letture "Ascolta, o Israele..." "eterna è la sua fedeltà..." e gli amici che cantavano e pregavano per noi.
Ecco gli anelli. (beccherò il dito giusto?)
Una frase sola e il prete che fa a lui: "forza, bacia la tua sposa!"
Poi gli applausi.
Mi ricordo mamma e papà che si sono tenuti per mano per la prima volta dopo vent'anni. Mia sorella che piangeva.
Io felice. Con lui.
Per sempre.
Oggi è il mio secondo anniversario di matrimonio...
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mammasidiventa
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